evakant: una figura sensualmente raffigurata di schiena, accovacciata. I lunghi capelli sfumano nel marmo in un “non finito” di derivazione michelangiolesca. In Danaide, Auguste Rodin riesce a rendere la differente consistenza materica: la pelle candida e lucente, la chioma fluente, il sasso scabroso dal quale la figura emerge. La curva della schiena, così definita in ogni dettaglio, è un lirico richiamo alla sensualità e all’amore. L' opera marmorea appare rannicchiata, come a voler mettere in risalto il senso di isolamento e di solitudine. La figura si immerge dolorosamente nella terra o, al contrario, emerge faticosamente. Una figura sensuale e morbida, per la quale posò, secondo la tradizione, l’allieva e amante Camille Claudel.
Ufetto: evakant mi inchino a cotanta conoscenza sull'arte, Sgarbi è un pivellino al tuo cospetto... Scherzi a parte sei riuscita a farmi innamorare di quell'opera d'arte senza averla mai vista, sei Grande😀 👏👏👏
Sottozero1: Commuove il pensare come lo scalpello e la mazzuola, arnesi rozzi e pesanti, possano, sotto la sapiente mano dell'artista, restituire opere talmente sublimi che accompagnano all'estasi chi le sa "vedere" 😍🌹🌹
In Danaide, Auguste Rodin riesce a rendere la differente consistenza materica: la pelle candida e lucente, la chioma fluente, il sasso scabroso dal quale la figura emerge. La curva della schiena, così definita in ogni dettaglio, è un lirico richiamo alla sensualità e all’amore.
L' opera marmorea appare rannicchiata, come a voler mettere in risalto il senso di isolamento e di solitudine. La figura si immerge dolorosamente nella terra o, al contrario, emerge faticosamente. Una figura sensuale e morbida, per la quale posò, secondo la tradizione, l’allieva e amante Camille Claudel.
buon pomeriggio, Max 😊🍸🍸🍀🍀🤗🤗
🌹😘🌹