KaliMata: Sakura dal sito dell'Accademia della Crusca: "Tutti i verbi in -údere hanno il passato remoto (nella 3a persona singolare) in -use e il participio passato in -uso. Tranne prudere, il cui passato remoto è prudé o prudette: essendo un verbo regolare, credo che il suo inesistente participio passato, se, per qualche motivo, dovessimo coniarlo sei secoli dopo la prima attestazione dell’infinito, non potrebbe essere altro che l’“orrido” pruduto." Se ben ricordo (è passata ormai un'era geologica) anche al Liceo ci dicevano così: il participio passato di "prudere" non esisterebbe, a rigore.
"Tutti i verbi in -údere hanno il passato remoto (nella 3a persona singolare) in -use e il participio passato in -uso. Tranne prudere, il cui passato remoto è prudé o prudette: essendo un verbo regolare, credo che il suo inesistente participio passato, se, per qualche motivo, dovessimo coniarlo sei secoli dopo la prima attestazione dell’infinito, non potrebbe essere altro che l’“orrido” pruduto."
Se ben ricordo (è passata ormai un'era geologica) anche al Liceo ci dicevano così: il participio passato di "prudere" non esisterebbe, a rigore.