Chiacchiera
29 Luglio 2016 - 5.399 visualizzazioni
Nel 1676, i cosacchi ricevettero una missiva del sultano ottomano Mehmed IV che, dopo aver perso una battaglia, ebbe la disgraziata idea di chiedere la loro resa incondizionata con una missiva di questo tenore:
In quanto Sultano; figlio di Maometto; fratello del Sole e della Luna; nipote e viceré per grazia di Dio; governatore del regno di Macedonia, Babilonia, Gerusalemme, Alto e Basso Egitto; imperatore degli imperatori; sovrano dei sovrani; cavaliere straordinario e imbattuto; fedele guardiano della tomba di Gesù Cristo; fido prescelto da Dio stesso; speranza e conforto dei Musulmani; grande difensore dei Cristiani (è lo stesso sultano dell'Assedio di Vienna) — Io comando a voi, cosacchi dello Zaporož'e, di sottomettervi a me volontariamente e senza resistenza alcuna, e cessare di tediarmi con i vostri attacchi.
Il Sultano Turco Mehmet IV
La famosa risposta che gli diedero è stata immortalata nel magnifico quadro ridanciano “I cosacchi dello Zaporož'e scrivono una lettera al sultano di Turchia”, ed è questa (permettete):
I cosacchi dello Zaporož'e al sultano turco
Tu, diavolo turco, maledetto compare e fratello del demonio, servitore di Lucifero stesso. Quale straordinario cavaliere sei, tu che non riesci ad uccidere un riccio col tuo culo nudo? Il diavolo caca e il tuo esercito ingrassa. Non avrai, figlio d'una cagna, dei cristiani sotto di te, non temiamo il tuo esercito e per terra e per mare continueremo a darti battaglia, sia maledetta tua madre.
Tu cuoco di Babilonia, carrettiere di Macedonia, birraio di Gerusalemme, fottitore di capre di Alessandria, porcaro di Alto e Basso Egitto, maiale d'Armenia, ladro infame della Podolia, “amato” tartaro, boia di Kam'janec' idiota del mondo e dell'altro mondo, nipote del Serpente e piaga nel nostro cazzo, muso di porco, deretano di giumenta, cane di un macellaio, fronte non battezzata, scopati tua madre!
Ecco come gli Zaporozi ti hanno risposto, essere infimo: non comanderai neanche i maiali di un cristiano. Così concludiamo, visto che non conosciamo la data e non possediamo calendario, il mese è in cielo, l'anno sta scritto sui libri e il giorno è lo stesso da noi come da voi. Puoi baciarci il culo!
L'Atamano Koshovyi Ivan Sirko, con l'intera armata dello Zaporož'e
In quanto Sultano; figlio di Maometto; fratello del Sole e della Luna; nipote e viceré per grazia di Dio; governatore del regno di Macedonia, Babilonia, Gerusalemme, Alto e Basso Egitto; imperatore degli imperatori; sovrano dei sovrani; cavaliere straordinario e imbattuto; fedele guardiano della tomba di Gesù Cristo; fido prescelto da Dio stesso; speranza e conforto dei Musulmani; grande difensore dei Cristiani (è lo stesso sultano dell'Assedio di Vienna) — Io comando a voi, cosacchi dello Zaporož'e, di sottomettervi a me volontariamente e senza resistenza alcuna, e cessare di tediarmi con i vostri attacchi.
Il Sultano Turco Mehmet IV
La famosa risposta che gli diedero è stata immortalata nel magnifico quadro ridanciano “I cosacchi dello Zaporož'e scrivono una lettera al sultano di Turchia”, ed è questa (permettete):
I cosacchi dello Zaporož'e al sultano turco
Tu, diavolo turco, maledetto compare e fratello del demonio, servitore di Lucifero stesso. Quale straordinario cavaliere sei, tu che non riesci ad uccidere un riccio col tuo culo nudo? Il diavolo caca e il tuo esercito ingrassa. Non avrai, figlio d'una cagna, dei cristiani sotto di te, non temiamo il tuo esercito e per terra e per mare continueremo a darti battaglia, sia maledetta tua madre.
Tu cuoco di Babilonia, carrettiere di Macedonia, birraio di Gerusalemme, fottitore di capre di Alessandria, porcaro di Alto e Basso Egitto, maiale d'Armenia, ladro infame della Podolia, “amato” tartaro, boia di Kam'janec' idiota del mondo e dell'altro mondo, nipote del Serpente e piaga nel nostro cazzo, muso di porco, deretano di giumenta, cane di un macellaio, fronte non battezzata, scopati tua madre!
Ecco come gli Zaporozi ti hanno risposto, essere infimo: non comanderai neanche i maiali di un cristiano. Così concludiamo, visto che non conosciamo la data e non possediamo calendario, il mese è in cielo, l'anno sta scritto sui libri e il giorno è lo stesso da noi come da voi. Puoi baciarci il culo!
L'Atamano Koshovyi Ivan Sirko, con l'intera armata dello Zaporož'e
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zulu56:
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29 Luglio 2016 alle ore 21:46 · Ti stimo · Rispondi
EroZeroSonoZero: Ciao ulpietta! 😁 Benvenuta!
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29 Luglio 2016 alle ore 21:47 · Ti stimo · Rispondi
Nicknamenada92: benvenuta
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29 Luglio 2016 alle ore 21:52 · Ti stimo · Rispondi
Ulpietta: Grazie bentrovati!
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29 Luglio 2016 alle ore 21:55 · Ti stimo · Rispondi
Fabio: benvenuta su facciabuco
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29 Luglio 2016 alle ore 21:57 · Ti stimo · Rispondi
Tecnogatto: oh... qualcun'atro che si gingilla con la wikipedia... approvo, approvo
29 Luglio 2016 alle ore 22:00 · Ti stimo · Rispondi