Chiacchiera
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Nervo
12 Ottobre 2017 - 2.494 visualizzazioni
Riflessioni sulle fiabe – cap.1

Tutti siamo cresciuti sentendo le storie della buonanotte o guardando i cartoni della Disney, ma vi siete mai fermati a riflettere cercando di leggere tra le righe?

Molte di queste storie hanno lati sinistri che ai più sfuggono.

Inizio questa rubrica analizzando una delle più famose: Biancaneve e i sette nani.

Tutto inizia in un non ben precisato regno medievale dominato da una regina ossessionata dal proprio aspetto fisico, e fin qui nulla di eccezionale. Ha uno specchio posseduto da uno spirito che risponde ad ogni sua domanda e questo un bel giorno le dice che la più bella non è più lei ma questa Biancaneve. Ora, premesso che non si cambia d'aspetto di punto in bianco a meno di ricorrere alla chirurgia plastica, che all'epoca non esisteva, questo può significare due cose: o la regina è caduta dalle scale prendendo tutti i gradini di faccia, e a quel punto che cacchio chiede a fare allo specchio se è ancora bella, oppure Biancaneve era un'immigrata che è arrivata nel regno quel giorno stesso, e in questo caso bastava cacciarla via senza incaricare il cacciatore di corte di assassinarla (ma un sicario vero non c'era?). L'assassino non va fino in fondo, tenta di raggirare la regina col cuore di un animale ma fallisce, e Biancaneve scappa in un bosco privo di qualsivoglia
creatura feroce per finire in una capanna appartenente a sette tizi deformi e inquietanti: un ritardato, un rompiscatole incazzato col mondo, un altro sempre allegro (ma come si sopportano?) un mammone, un influenzato perenne, un narcolettico ed uno studioso sui cui trascorsi è meglio non indagare (come c'è finito a vivere e lavorare con sei minatori?). Come se non bastasse, questi hanno una miniera di diamanti grossi come patate eppure vivono in una stamberga senza neanche una governante (problemi con Equitalia?). Per un po' va tutto bene, poi la regina la trova e ricorre ad oscuri riti satanici per invecchiare di colpo e preparare una mela soporifera quando bastava trattarla con un po' di arsenico (all'epoca facilmente reperibile), riesce a rifilarla a Biancaneve e questa si addormenta, i nani arrivano e uccidono la regina (questa con tutta la sua magia possibile che non avesse qualche incantesimo per difendersi?) dopo di chè salta fuori il principe e finisce come sappiamo. Quest'ultimo lato è forse il peggiore: il principe arriva bello tranquillo a combattimento finito, e qui ci sono almeno due quesiti: primo, per sapere dove andare ha seguito la regina o biancaneve, (e qui ci starebbe una denuncia per stalking). Secondo, se ha seguito una delle due non può non essersi accorto della lotta tra la regina e i nani, non è che magari si è nascosto per poi sbucare fuori a pericolo scampato? Questo non ha fatto un cazzo eppure Biancaneve va via con lui, confermando il luogo comune secondo cui non importa la nobiltà d'animo, per trombarti una gnocca devi essere bello, ricco o avere una minchia da 30.
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