Chiacchiera
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10 Aprile - 3.208 visualizzazioni
In un Parlamento dove siedono nostalgici del fascismo, revisionisti della storia e negazionisti della Resistenza, ci ha dovuto pensare un Re — sì, un Re — a ricordare agli italiani il valore dei partigiani.

A omaggiare l'eroismo della Liberazione. A pronunciare, in italiano, parole che la maggioranza di Governo non ha ancora mai pronunciato: "Domani a Ravenna in qualità di Re avrò il grande onore di commemorare l'ottantesimo anniversario della liberazione di quella provincia insieme al presidente Mattarella".

E ancora: "Ricordiamo le terribili sofferenze della popolazione civile italiana, così come l'eroismo della Resistenza, tra cui Paola Del Din, addestrata dal Special Operations Executive e lanciata con il paracadute per compiere la sua missione in supporto agli Alleati proprio ottant'anni fa, in questo stesso giorno.

So che oggi tutti noi pensiamo a Paola, oggi centenaria – e rendiamo omaggio al suo coraggio".

Nel suo intervento, Re Carlo ha fatto ciò che Meloni, La Russa e i loro alleati non fanno mai: ha ricordato il sangue versato, il coraggio di chi ha combattuto, la memoria di chi ha resistito.

Ha citato Paola Del Din, staffetta partigiana, paracadutata dietro le linee tedesche 80 anni fa esatti. E che oggi, a 101 anni, è una delle ultime testimoni viventi di quello che accadde.

Serve un monarca straniero per difendere la Repubblica nata dalla Resistenza. E questo dice tanto di quello che siamo diventati.
Notate come La Russa si è fatto piccolo piccolo
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Vaccata