Satira
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carlettonelivello 14
21 Marzo - 3.388 visualizzazioni
Siamo ormai al pieno delirio.
Giorgia Meloni si dice, citiamo testualmente "sconvolta" per la reazione alle sue parole su Ventotene, parla di “sinistra nostalgica e illiberale”, si dipinge come vittima di una “reazione scomposta”.
Di più: arriva ad accusare le opposizioni, lei che è un'urlatrice seriale, di "star perdendo il senso della misura”.
Ma vediamo un attimo chi si sta parlando.
- Di Presidente del Consiglio che celebra ogni anno Almirante, fucilatore di partigiani e segretario di redazione della rivista "La difesa della razza";
- Di una leader che ha sminuito l'antifascismo per tutta la vita, che ha costruito la sua carriera politica dentro partiti nati dalle ceneri di Salò, che a ogni anniversario del 25 aprile si ingarbuglia pur di non dire la parola “fascismo”;
- Di una premier che deride Ventotene, cioè il sogno di un'Europa libera dai nazionalismi, perché il suo progetto è esattamente l'opposto;
- Di una fondatrice di partito talmente poco nostalgica da aver inserito nel simbolo di FdI la fiamma missina;
- Di una che quando era all'opposizione possedeva così tanto "senso della misura" da proporre di affondare le navi delle Ong, da definire un Presidente del Consiglio "un criminale", da urlare come una indemoniata
in ogni suo intervento, da sciacallare su Bibbiano;
- Di una esponente politica talmente liberale da aver definito Mussolini, uno che ha eliminato la democrazia, il parlamento, la libertà di stampa e di associazione, i partiti, i sindacati, gli oppositori politici, uno dei migliori politici del secolo scorso.
E ora sarebbe la sinistra a essere nostalgica, illiberale, priva di senso della misura?
Sarebbe lei quella "sconvolta" e non ogni italiano perbene che la sente irridere gli eroi di Ventotene confinati dal fascismo?
Sul serio?
Ci vuole davvero una faccia come Giorgia Meloni.
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Vaccata