Chiacchiera
oggi alle ore 11:57 - 2.339 visualizzazioni
DIPENDENTI VOTATORI DI DESTRAAAA....???
Chi ci guadagna dal taglio del cuneo, la principale misura della legge di Bilancio 2025, sono i redditi da lavoro dipendente che si attestano tra i 35 mila euro e i 44 mila euro annuali. Si tratta di coloro che l'anno scorso erano stati esclusi dal taglio del cuneo. Come avevamo già spiegato, con l'aiuto del Consiglio nazionale dei commercialisti, per loro si va da un vantaggio annuale di mille euro, per chi rientra nel primo posto di questa fascia, per finire con poco più di 5 euro per chi sfiora i 44 mila euro. Ne godranno circa 2 milioni di lavoratori, mentre secondo i calcoli dell'Ufficio parlamentare di bilancio non vedranno alcun miglioramento in busta paga 12,3 milioni di italiani. A rimetterci proprio, invece, saranno ben 805 mila lavoratori, mentre altri 310 mila perderanno il beneficio di cui avrebbero avuto diritto perché il governo Meloni ha deciso di considerare da quest'anno il “reddito complessivo” e, dunque, chi ha altre entrate viene escluso, di fatto, dallo sconto fiscale. I più colpiti, però, sono quelli già schiacciati da un reddito misero. Chi, infatti, guadagna all'anno tra gli 8.500 e i 9 mila euro, rispetto al 2024 rischia di perdere l'intero trattamento integrativo di 1.200 euro. La conferma è arrivata dallo stesso governo, per bocca della sottosegretaria al Mef Lucia Albano, che ha promesso «un'attenta valutazione» per una possibile nuova integrazione.
Chi ci guadagna dal taglio del cuneo, la principale misura della legge di Bilancio 2025, sono i redditi da lavoro dipendente che si attestano tra i 35 mila euro e i 44 mila euro annuali. Si tratta di coloro che l'anno scorso erano stati esclusi dal taglio del cuneo. Come avevamo già spiegato, con l'aiuto del Consiglio nazionale dei commercialisti, per loro si va da un vantaggio annuale di mille euro, per chi rientra nel primo posto di questa fascia, per finire con poco più di 5 euro per chi sfiora i 44 mila euro. Ne godranno circa 2 milioni di lavoratori, mentre secondo i calcoli dell'Ufficio parlamentare di bilancio non vedranno alcun miglioramento in busta paga 12,3 milioni di italiani. A rimetterci proprio, invece, saranno ben 805 mila lavoratori, mentre altri 310 mila perderanno il beneficio di cui avrebbero avuto diritto perché il governo Meloni ha deciso di considerare da quest'anno il “reddito complessivo” e, dunque, chi ha altre entrate viene escluso, di fatto, dallo sconto fiscale. I più colpiti, però, sono quelli già schiacciati da un reddito misero. Chi, infatti, guadagna all'anno tra gli 8.500 e i 9 mila euro, rispetto al 2024 rischia di perdere l'intero trattamento integrativo di 1.200 euro. La conferma è arrivata dallo stesso governo, per bocca della sottosegretaria al Mef Lucia Albano, che ha promesso «un'attenta valutazione» per una possibile nuova integrazione.
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Noi la nostra dose di insulti ce la siamo già presa. Adesso tocca a voi ma non esagerate con le cazzate che poi non c'è nemmeno più gusto.
o meglio,
se proprio il mondo sta girando male, lo fai...
ABBASSI LO SGUARDO E TI VERGOGNI....E DICI DI STRINGERE LA CINGHIA...MA NON CHE LO SPACCI COME UN BUON GOVERNO DI SUCCESSI MAI OTTENUTO NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA ITALIANA.
Solo questo devono capire i VOTANTI DI DESTRA PER LE PROSSIME ELEZIONI...
Forse anche Renzi avrebbe dovuto pensarci prima.
https://eticaeconomia.it/bonus-80-euro-facciamo-il-punto/