Satira
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Chetiendetroyeslivello 12
30 Gennaio - 4.498 visualizzazioni
Quando la maestra di scienze ci spiegò che i bambini non li portava la cicogna, né tantomeno spuntavano sotto i cavoli, restammo tutti un po' interdetti. In primis il mio compagno Carollo, che essendo più suscettibile si creò una credenza tutta sua, secondo cui i bambini nascevano quando le cicogne si accoppiavano con i cavoli. Tornati a casa le cose non cambiavano, anzi ci sballavamo di cartoni animati che ci confondevano ancora di più inculcandoci una visione della vita al quanto tragico-depressiva. Lovely Sara era orfana, Candy era orfana, Lady Oscar non era orfana ma suo padre voleva un figlio maschio, Heidi era orfana, Anna dai capelli rossi era orfana, Pollyanna pure orfana. Yaya, protagonista di Hello Spank sembra l'unica felice, ma a 14 anni suo padre muore in un naufragio e una macchina le investe la cagnetta. Per fortuna con lei resterà il cane Spank che le riderà in faccia per tutta la vita. Georgie anche lei orfana, viene adottata ma il padre adottivo muore dopo 3 puntate e la matrigna la ama come un pelo nell'occhio. Remy manco nasce e viene rapito da una famiglia così povera che manco tiene i piccioli per conzare la tavola a pranzo. A causa di un incidente sul lavoro la famiglia diventa ancora più povera e lui è costretto ad andare via di casa per vivere di vagabondaggio. Comunque, compreso in quale parte della nostra vita c'è stata rovinata l'esistenza, entriamo nel mondo delle droghe e della psichedelia con I Puffi, ma soprattuto torniamo alla questione della procreazione. Dopo la suddetta lezione di scienze ovviamente non mi è più tornato il conto, perché la cittadinanza di Pufflandia era composta da 99 maschi e 1 femmina (poi diventeranno 105, di cui 102 maschi e 3 femmine). Condizione tragica quindi quella di Puffetta che, se la matematica non è un'opinione, doveva stare tutto il giorno a puffare con tutti. Così, costretto ad appassionarmi alla causa, scoprii cose che voi umani non potreste neanche puffarvi. Nascono dalla mente diabolica di Pier Culliford (in arte Peyo) nel 1958, ma arrivano in Italia sottoforma di fumetto nel 1963 (la serie animata sarà trasmessa solo nel 1981 e composta da solamente 421 episodi). La trama parla di un puffissimo accampamento rom popolato da piccoli esseri blu che al posto di vivere nei camper abitano dentro i funghi allucinogeni. La loro vita scorre serena cercando bacche per il bosco e ammazzandosi di puffette dietro i cespugli tutta la giornata. A questo punto potreste immaginarvi che la loro incolumità venga messa a repentaglio da un qualche Matteo con la ruspa… sbagliato! Il colpo di scena sta proprio in questo: irrompe improvvisamente nelle scene Pier Luigi Bersani, che vuole a tutti i costi catturarli per farci il brodo dei tortellini. E se come il sottoscritto non avete mai capito chi caspita è questo Gargamella, dovete sapere che il suo vero nome all'anagrafe è Garga Tetis, in riferimento a Thétis, ovvero la più bella delle Nereidi (le ninfe discendenti di Oceano) e nientepopodimeno che madre di Achille. Sti kaiz! Andiamo ora al dubbio dei dubbi: che cabbaso significa Puffi? Effettivamente non significa niente. Il nome originale è "Schtroumpfs"… provate a pronunciarlo davanti allo specchio come ho fatto io e vedrete di quanto salirà la vostra autostima. Tutto nasce quando ad una cena, probabilmente più avvinazzato di mio zio Aspano al Festino di Santa Rosalia, Peyo chiede la saliera al suo vicino. Precisamente dice: «Passe-moi le... schtroumpf» che in italiano dovrebbe suonare come “passami il puffo”. La risposta dell'amico è più avvinazzata della domanda: «Tieni, ecco il tuo puffo, e quando avrai finito di puffarlo, me lo ripufferai!». È evidente a quel punto che la situazione è scappata di mano, ma è altrettanto chiaro che Peyo è la dimostrazione vivente che una bella minchiata sparata dopo due litri di vino a volte può cambiarti la vita. La ciliegina sulla torta la faranno i traduttori italiani che come al solito quando si parla di titoli di film si fanno di LSD. Ma facciamo alcuni esempi di traduzione andate a cachì: The Texas chainsaw massacre > Non aprite quella porta – Wild River > Fango sulle stelle - Jeremiah Johnson > Corvo rosso non avrai il mio scalpo, e vedi scorrendo.
L'Oscar dei malaminchiata però lo vincono ad occhi chiusi i traduttori degli "Schtroumpfs”, che non appena sbarca in Italia pensano bene di tradurlo in “Strunfi”. Per fortuna dopo un anno di strunfa di qua e strunfa di là s'accorgono della cagata pazzesca e lo cambiano in Puffi. Adesso che vi siete arricchiti di queste puffosissime nozioni, potrete strunfarle in ufficio nel tentativo di fare colpo con qualche puffissimo/a collega. L'importante è non ammazzarsi di puffette!

Gianluca Tantillo Supposte di Storia Facebook
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Vaccata