oliver: Soppin Mi sembra di sì... In ogni caso la ricostruzione del "testimone" è anche chiarificatrice dell'esatta dinamica; un'improvvisa frenata dello scooter per poter svoltare e la vicinanza dell'auto allo stesso, a causato l'impatto, dalle immagini nemmeno troppo violento. Il testimone stesso afferma che non si aspettava che lo scooter avesse deciso di frenare così...
mamoski: oliver io non do contro a nessuno. Non ho mai dato contro alle forze dell'ordine.Io rispetto il lavoro altrui e soprattutto quello delle forze dell'ordine pagate una miseria per il lavoro che fanno. Direi che se fossi stato uno di loro avrei avuto la formazione giusta per poterli fermare evitando la morte di qualcuno. Avrei fatto in modo di collaborare con altre pattuglie anziché accanirmi da solo. Qualora fosse successo l'inevitabile, non avrei minacciato il povero avventore che aveva filmato tutto, non avrei detto quello che ha detto il poliziotto al telefono, non avrei falsificato i verbali..ecco cosa avrei fatto io, perché è vero che chi sbaglia paga...ma non con la vita se tolta in maniera deliberata.
Bugodelsugo: In questa storia rifiuto ogni tifoseria. Diranno i giudici e le perizie processuali se ci fu o non ci speronamento. Per esperienza so che i periti delle assicurazioni trovano anche le più minuscole tracce di vernice. Farei invece una riflessione sulle parole di Pastorelli (ex capo della Polizia). Non è infatti difficile prevedere un futuro alla francese per le grandi città italiane. I ghetti sono di per sé incubatori di violenza, e non è un problema (solo) di ordine pubblico.
oliver: mamoski Mi sembra che chi guidava fosse un maresciallo, non un pivellino, le pattuglie erano 2, inseguire non vuol dire accanirsi ma cercare di applicare la legge, il polizziotto che dice...bene...non poteva sapere l'esito fatale, non ho letto di verbali falsificati... Io, invece, non avrei avuto il coraggio di scrivere quello che hai scritto tu ed altri personaggi.
oliver: Bugodelsugo Ma è ovvio che troveranno le tracce di vernice, c'è stato un contatto ! C'è anche chi dice che qualche km prima c'era già stato un piccolo contatto e mi sembra che si sia visto anche dal filmato...Questo caso è, per me, chiaro come quello di Rimini, le FdO hanno agito correttamente, a Milano è intervenuta anche una notevole dose di sfiga, visto l'entità dell'impatto.
Bugodelsugo: oliver allora lasciamo il giudizio ai giudici. Comunque una riflessione sul problema Corvetto o Capodanno va fatta: "...qui c’è anche il problema di persone che vengono nel nostro Paese e che hanno titolo a starci perché sono regolarmente soggiornanti, ma vivono una condizione di marginalità e di esclusione che poi li spinge verso una deriva che è una deriva di illegalità e di antagonismo nei confronti della nostra società. Questo dal mio punto di vista preoccupa non solo le grandi città, ma l'intero territorio nazionale”
AlphaWolf: In certi casi non dovrebbe partire nemmeno l' accusa. Sono scappati al posto di blocco e la polizia li inseguiva. Non si sono fermati mai, e sono finiti contro un muro. Come li avrebbero ammazzati scusate?
Altri due militari sono indagati per reati che vanno dalla frode processuale e depistaggio al favoreggiamento, ma anche le posizioni degli altri tre carabinieri (tre le pattuglie intervenute) sono al vaglio nell'inchiesta coordinata dal procuratore Marcello Viola, dall'aggiunta Tiziana Siciliano e dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. L'elenco degli indagati Le frasi dei carabinieri Le valutazioni principali, però, andranno fatte sulla ricostruzione dello scontro tra auto e moto, tra via Ripamonti e via Quaranta, che ha portato alla morte del giovane. Prende corpo l'ipotesi dell'omicidio volontario con dolo eventuale, ossia con l'accettazione del rischio che l'evento morte si verificasse. Nelle immagini riprese da un'auto dei carabinieri si vede un primo impatto tra gazzella e scooter. Dopo questo speronamento, la moto non cade. E si sentono, in successione, alcune frasi dei militari. La prima ("vaff... non è caduto"😉 pronunciata subito dopo il primo scontro. Una seconda simile nel corso dell'inseguimento: "Chiudilo, chiudilo... no, mer... non è caduto". Infine, la terza, quando sembra esserci l'ulteriore contatto mentre i due mezzi sono praticamente attaccati prima dello schianto, come testimoniato da una telecamera del Comune. I carabinieri avvertono via radio che i due "sono caduti". E un loro collega risponde, sempre via radio, "bene".
Queste sono le parole dell' ex capo della polizia Gabrielli rilasciare in un'intervista a Sky tg 24. Guarda caso la pensa come me..
Gabrielli: "L'inseguimento di Ramy non fatto in modo corretto" "Se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo", ha detto l'ex capo della polizia Franco Gabrielli, ora consulente alla Sicurezza del sindaco di Milano, intervistato su Radio 24, spiegando che "è ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo". "Esiste un principio fondamentale - ha spiegato - ed è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per ottenere un determinato risultato: io posso addirittura utilizzare un'arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo.
bepigripoa: Ognuno è libero di pensarla come vuole ma personalmente penso sia bene ragionare a mente fredda. E mi pongo comunque delle domande: - è andata realmente così? - mettere in dubbio quanto dichiarato da uno delle forze dell'ordine è essere contro le forze dell'ordine? - se li avessero fermati subito dopo cosa avrebbero rischiato?
Queste solo alcune domande che mi vengono a caldo ma ce ne sarebbero altre.
EbbeneSi: Io so solo e soltanto che bisogna sempre fermarsi. Sempre. Se non lo fai hai sicuramente qualcosa da nascondere. Non so come si faccia a non fermarsi. Nessuna scusa puo' reggere.
Orialco: Bellissima questa trovata: moto magari appena rubata prendiamo pure il numero di targa 🤣🤣🤣. Non ci sono se e ma a un posto di blocco all'alt ti devi fermare se non lo fai in alcuni paesi ti sparano senza problemi e quindi sai che rischi la vita. A questo punto che senso ha fare i posti di blocco se poi nell'inseguimento devi stare attento a non speronare i veicoli in fuga, come li fermi forse pregando che finiscano la benzina 🤣🤣🤣🤣?
oliver: mamoski Se l'inseguito fa una manovra improvvisa ed inaspettata (c'è la famosa testimonianza), tutto può accadere. Gabrielli ? Mi piacerebe sapere dove lavora adesso. In ogni caso è già stato criticato da più parti.
AlphaWolf: mamoski ovviamente, proprio come dicevo io, dovevano fare un inseguimento delicato, rispettando le corsie e i semafori, e se un ladro vuole proprio scappare dalla polizia devono stenderli il tappeto rosso, prego accomodatevi
AlphaWolf: oliver io proporrei di poter sparare a chi scappa. E che ca@@@ possibile che il criminale possa fare quello che vuole e la Polizia possa essere sempre indagata?
oliver: AlphaWolf Non conosco le norme che regolano queste situazioni, forse sparare è un po' eccessivo ma...nemmeno tanto. Servono leggi, azioni e una diversa cultura per il rispetto delle leggi, dei comportamenti e delle forze dell'ordine. Oggi o ieri sera a Busto Arsizio 30 stranieri hanno accerchiato le FdO che cercavano di indentificare due sospetti, la gente ne ha piene le palle di questi delinquenti, che siano italiani, stranieri, maranza con o senza panza...
AlphaWolf: oliver nemmeno conosco bene le regole, ma se vengono indagati per aver inseguito i due presunti criminali che bucano i posti di blocco, senza aver sparato, le regole devono essere troppo strette. Chi scappa al posto di blocco mette in pericolo delle vite
oliver: AlphaWolf Purtroppo esistono dei personaggi, a tutti i livelli, che qulunque cosa avessero fatto quei carabinieri, avrebbero avuto da ridire. Vengono attaccati durante un corteo e rispondono con manganellate? Indagati! Prima di "educare" i delinquenti, bisognerebbe educare questi personaggi che vogliono solo il male per la società nella quale purtroppo (per gli altri) vivono
Per esperienza so che i periti delle assicurazioni trovano anche le più minuscole tracce di vernice.
Farei invece una riflessione sulle parole di Pastorelli (ex capo della Polizia).
Non è infatti difficile prevedere un futuro alla francese per le grandi città italiane. I ghetti sono di per sé incubatori di violenza, e non è un problema (solo) di ordine pubblico.
Comunque una riflessione sul problema Corvetto o Capodanno va fatta:
"...qui c’è anche il problema di persone che vengono nel nostro Paese e che hanno titolo a starci perché sono regolarmente soggiornanti, ma vivono una condizione di marginalità e di esclusione che poi li spinge verso una deriva che è una deriva di illegalità e di antagonismo nei confronti della nostra società. Questo dal mio punto di vista preoccupa non solo le grandi città, ma l'intero territorio nazionale”
Morte Ramy Elgaml, ipotesi omicidio volontario. Cortei a Milano e Torino
Cronaca
09 gen 2025 - 21:26
©Ansa
Altri due militari sono indagati per reati che vanno dalla frode processuale e depistaggio al favoreggiamento, ma anche le posizioni degli altri tre carabinieri (tre le pattuglie intervenute) sono al vaglio nell'inchiesta coordinata dal procuratore Marcello Viola, dall'aggiunta Tiziana Siciliano e dai pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini. L'elenco degli indagati
Le frasi dei carabinieri
Le valutazioni principali, però, andranno fatte sulla ricostruzione dello scontro tra auto e moto, tra via Ripamonti e via Quaranta, che ha portato alla morte del giovane. Prende corpo l'ipotesi dell'omicidio volontario con dolo eventuale, ossia con l'accettazione del rischio che l'evento morte si verificasse. Nelle immagini riprese da un'auto dei carabinieri si vede un primo impatto tra gazzella e scooter. Dopo questo speronamento, la moto non cade. E si sentono, in successione, alcune frasi dei militari. La prima ("vaff... non è caduto"😉 pronunciata subito dopo il primo scontro. Una seconda simile nel corso dell'inseguimento: "Chiudilo, chiudilo... no, mer... non è caduto". Infine, la terza, quando sembra esserci l'ulteriore contatto mentre i due mezzi sono praticamente attaccati prima dello schianto, come testimoniato da una telecamera del Comune. I carabinieri avvertono via radio che i due "sono caduti". E un loro collega risponde, sempre via radio, "bene".
Queste sono le parole dell' ex capo della polizia Gabrielli rilasciare in un'intervista a Sky tg 24. Guarda caso la pensa come me..
Gabrielli: "L'inseguimento di Ramy non fatto in modo corretto"
"Se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo", ha detto l'ex capo della polizia Franco Gabrielli, ora consulente alla Sicurezza del sindaco di Milano, intervistato su Radio 24, spiegando che "è ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo". "Esiste un principio fondamentale - ha spiegato - ed è quello della proporzionalità delle azioni che devono essere messe in campo per ottenere un determinato risultato: io posso addirittura utilizzare un'arma se è in pericolo una vita, ma se il tema è fermare una persona che sta scappando, non posso metterla in una condizione di pericolo.
- è andata realmente così?
- mettere in dubbio quanto dichiarato da uno delle forze dell'ordine è essere contro le forze dell'ordine?
- se li avessero fermati subito dopo cosa avrebbero rischiato?
Queste solo alcune domande che mi vengono a caldo ma ce ne sarebbero altre.
Attendo l'esito delle indagini.
Se non lo fai hai sicuramente qualcosa da nascondere.
Non so come si faccia a non fermarsi. Nessuna scusa puo' reggere.