Satira
5 Dicembre - 3.398 visualizzazioni
«La fascista che perseguita i fascisti», l'hanno definita così i neonazi, arrestati qualche ora fa, che parlavano di attentare alla vita di Giorgia Meloni.
E ora, una volta espressa la dovuta solidarietà umana alla Giorgia nazionale, c'è da chiedersi se a destra, nella destra di questo governo, ci sia un intellettuale e, nel caso ci fosse, se sia disposto a scrivere di questi “camerati che sbagliano”.
Più esplicitamente se, con coraggio speculare a quello che ebbe Rossana Rossanda scrivendo di Brigate Rosse sul Manifesto nel 1978, se ci sia una riconosciuta e autorevole voce a destra che abbia il coraggio di dire che questi terroristi neri fanno parte “dell'album di famiglia” di quei Fratelli d'Italia che salda tengono la fiamma missina, post o neofascista che sia, al centro del loro simbolo di partito.
Una riflessione necessaria da parte di chi, tra saluti romani, collezione di busti del Duce, commemorazioni di squallidi camerati, amnesie sulle colpe di Benito Mussolini, ha, fattivamente, riabilitato, in toto o in parte, il Ventennio.
Gli arresti delle scorse ore dimostrano almeno due cose. La prima è che trovato un fascista o una fascista, ci sarà sempre una sua costola che si dichiarerà più fascista di lui o di lei.
La seconda è che, a discapito dei “faciloni” che vorrebbero relegare al secolo scorso il pericolo fascista, il fascismo è malattia cronicizzata della nostra Italia e solo l'antifascismo costituzionale e istituzionale ne è la cura o, per lo meno, l'unico efficace argine.
Buona democrazia italiana a tutti.
E ora, una volta espressa la dovuta solidarietà umana alla Giorgia nazionale, c'è da chiedersi se a destra, nella destra di questo governo, ci sia un intellettuale e, nel caso ci fosse, se sia disposto a scrivere di questi “camerati che sbagliano”.
Più esplicitamente se, con coraggio speculare a quello che ebbe Rossana Rossanda scrivendo di Brigate Rosse sul Manifesto nel 1978, se ci sia una riconosciuta e autorevole voce a destra che abbia il coraggio di dire che questi terroristi neri fanno parte “dell'album di famiglia” di quei Fratelli d'Italia che salda tengono la fiamma missina, post o neofascista che sia, al centro del loro simbolo di partito.
Una riflessione necessaria da parte di chi, tra saluti romani, collezione di busti del Duce, commemorazioni di squallidi camerati, amnesie sulle colpe di Benito Mussolini, ha, fattivamente, riabilitato, in toto o in parte, il Ventennio.
Gli arresti delle scorse ore dimostrano almeno due cose. La prima è che trovato un fascista o una fascista, ci sarà sempre una sua costola che si dichiarerà più fascista di lui o di lei.
La seconda è che, a discapito dei “faciloni” che vorrebbero relegare al secolo scorso il pericolo fascista, il fascismo è malattia cronicizzata della nostra Italia e solo l'antifascismo costituzionale e istituzionale ne è la cura o, per lo meno, l'unico efficace argine.
Buona democrazia italiana a tutti.
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Orsoinpiedi: Questioni interne... i panni sporchi li laviamo in famiglia...
5 Dicembre alle ore 15:24 · Ti stimo · Rispondi
Barbyturiko: Orsoinpiedi
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5 Dicembre alle ore 15:31 · Ti stimo · Rispondi
AlphaWolf: I compagni che sbagliano sono una esclusiva della sinistra che giustifica ogni tipo di crimine se commesso da sinistra. Con Giorgia Meloni i fascisti vengono arrestati
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5 Dicembre alle ore 15:32 · Ti stimo · Rispondi
Lione: non erano compagni che sbagliavano e non sono camerati che sbagliano. sono delinquenti, punto.
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5 Dicembre alle ore 15:33 · Ti stimo · Rispondi