Chiacchiera
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19 Ottobre - 3.572 visualizzazioni
E' già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

" C'è posto per tutti ".

Di oggi, era il 1940, nel silenzio di una sala buia negli Stati Uniti, da uno schermo piovono parole di uguaglianza. E' il film ”Il Dittatore “di Charlie Chaplin. Ma non nei cinema di diversi Paesi europei,
I dittatori, c'erano a quei tempi, lo bloccano non solo perché li deride ma perché urla alla coscienza dell'umanità:
“In questo mondo c'è posto per tutti”.
“Mi dispiace,- dice Chaplin in una scena del film--ma io non voglio fare l'imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi.
La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato. L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell'odio, condotti a passo d'oca verso le cose più abiette”.
"Luciano, ma è un film dell'ottobre del 1940, parla di vecchi tempi".
" No, è un film dell'ottobre 2024, parla di oggi. Parola per parola".
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Il film in Italia verrà proiettato solo nel 1946. Immagine: Chaplie nel film “ Il Dittatore”. Fonte dell'immagine: RTV San Marino
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