Chiacchiera
9 Ottobre - 2.934 visualizzazioni
Il Canto di Lilith
(a te che sei il principio, a te che sei la fine).
Amore mio, dove sei? Ti sei perso!
Ti sei dimenticato del luogo da cui sei venuto?
Scappi attraversando le valli, la nebbia t'ingoia, l'ombra ti chiama.
Il sentiero è pieno di spine.
Rimani con me stanotte ed io sarò il tuo conforto e il tuo riparo sotto il cielo.
Giaci con me in quest'incrocio, la testa sul mio petto.
Le mie carni, bianche come l'ala del giovane cigno,
soavi come le piume che revestono il mio nido.
Dimentica odierne preoccupazioni ed i miei baci allevieranno la tua fronte
La mia lingua trasuda la dolcezza del velluto.
Sono l'esuberanza di melograno matura spaccato in due,
e così le mie labbra si posano sulle tue.
Bevi questo vino dalla mia bocca che è un calice traboccante con il vino del desiderio.
Ubriacati con i miei baci, solitario viaggiatore…
Cerca rifugio sotto l'arco delle mie cosce,
come solide colonne di alabastro che sostengono un firmamento di stelle cadenti.
Rinfresca la tua lingua alla fonte del mio seno.
Lontane montagne coperte di neve da cui cadono spumeggianti torrenti.
Nascondi il tuo viso nel cespite spettinato dei miei capelli
fitta foresta di alberi e fragranti spezie
Nasconditi nel profondo del mio utero.
Questa è la Casa della Santità, si…
Il Sancta Sactorum.
Entra nel mio Giardino Segreto e giaci sotto il pergolato.
Rimani con me, amore mio…
Io sarò il soave rifugio della terra, accanto a te, fino ai confini del mondo.
Non alzarti, amore mio.
Questa lunga notte deve ancora finire.
Ed io, non me ne andrò tanto presto lontano dal tepore del tuo respiro.
Le mie braccia cingono il tuo collo febbrile
come la tela del ragno bagnata di rugiada che sostiene il polline tremante:
Le mie labbra rosse come la dolcezza del miele sul tuo viso.
Così rimarrai, imprigionato nell'abbraccio delle mie gambe.
E la matrice divora il tuo membro gonfio
come il serpente che ingoia la preda
rapidamente, e ancora con vita.
Nell'ombra il fuoco smeraldo dei tuoi occhi brucia e ti consuma…
in questa notte nera, come la morte…
D'ebano è il mio sguardo, come le colline della Gehena ove marciscono carogne in putrefazione…
Scenderò nel tuo Abisso, laddove tu sei c'è un luogo che posso chiamare casa.
Il leviatano che arrotola la sua viscida pelle ed il mio ventre è la sua dimora.
Non tentare di scappare amore mio,
sono la Puttana Celeste, la Regina di Tutti i Piaceri.
Nessun'altra ti darà lo stesso piacere e lo sai…
Il tuo seme è la ricompensa della pia prostituzione…
Tu che sei la fonte di ogni mia delizia
I gemiti che nascono e muoiono nella tua gola nutrono la mia oscurità.
La tua melodia eccita la mia lussuria.
Non smetterò di abusare di te fino al giorno in cui smetta di amarti.
Perché ci unimmo nel lato oscuro della Luna.
Grido per l'eccesso delle mie passioni
Come la civetta in questa notte silente.
Viaggiatore senza paura, sogni un sogno da cui non ci sveglieremo.
Tu che vaghi perso in un'oscurità senza crepuscolo.
Io ti amo, come nessuna figlia di Eva può amarti.
Tu che magnifichi la mia lussuria ed in essa la rinascita della carne.
T'insegnerò deliziosi peccati sconosciuti all'uomo.
Dimentica la luce rosata dell'alba…
Non ascoltare il canto del gallo…
Rimani per sempre sotto l'ombra di velluto delle mie ali.
Figlio mio, carne mia, mio proprio padrone…
come hai mai potuto pensare che potessi abbandonarti?
(a te che sei il principio, a te che sei la fine).
Amore mio, dove sei? Ti sei perso!
Ti sei dimenticato del luogo da cui sei venuto?
Scappi attraversando le valli, la nebbia t'ingoia, l'ombra ti chiama.
Il sentiero è pieno di spine.
Rimani con me stanotte ed io sarò il tuo conforto e il tuo riparo sotto il cielo.
Giaci con me in quest'incrocio, la testa sul mio petto.
Le mie carni, bianche come l'ala del giovane cigno,
soavi come le piume che revestono il mio nido.
Dimentica odierne preoccupazioni ed i miei baci allevieranno la tua fronte
La mia lingua trasuda la dolcezza del velluto.
Sono l'esuberanza di melograno matura spaccato in due,
e così le mie labbra si posano sulle tue.
Bevi questo vino dalla mia bocca che è un calice traboccante con il vino del desiderio.
Ubriacati con i miei baci, solitario viaggiatore…
Cerca rifugio sotto l'arco delle mie cosce,
come solide colonne di alabastro che sostengono un firmamento di stelle cadenti.
Rinfresca la tua lingua alla fonte del mio seno.
Lontane montagne coperte di neve da cui cadono spumeggianti torrenti.
Nascondi il tuo viso nel cespite spettinato dei miei capelli
fitta foresta di alberi e fragranti spezie
Nasconditi nel profondo del mio utero.
Questa è la Casa della Santità, si…
Il Sancta Sactorum.
Entra nel mio Giardino Segreto e giaci sotto il pergolato.
Rimani con me, amore mio…
Io sarò il soave rifugio della terra, accanto a te, fino ai confini del mondo.
Non alzarti, amore mio.
Questa lunga notte deve ancora finire.
Ed io, non me ne andrò tanto presto lontano dal tepore del tuo respiro.
Le mie braccia cingono il tuo collo febbrile
come la tela del ragno bagnata di rugiada che sostiene il polline tremante:
Le mie labbra rosse come la dolcezza del miele sul tuo viso.
Così rimarrai, imprigionato nell'abbraccio delle mie gambe.
E la matrice divora il tuo membro gonfio
come il serpente che ingoia la preda
rapidamente, e ancora con vita.
Nell'ombra il fuoco smeraldo dei tuoi occhi brucia e ti consuma…
in questa notte nera, come la morte…
D'ebano è il mio sguardo, come le colline della Gehena ove marciscono carogne in putrefazione…
Scenderò nel tuo Abisso, laddove tu sei c'è un luogo che posso chiamare casa.
Il leviatano che arrotola la sua viscida pelle ed il mio ventre è la sua dimora.
Non tentare di scappare amore mio,
sono la Puttana Celeste, la Regina di Tutti i Piaceri.
Nessun'altra ti darà lo stesso piacere e lo sai…
Il tuo seme è la ricompensa della pia prostituzione…
Tu che sei la fonte di ogni mia delizia
I gemiti che nascono e muoiono nella tua gola nutrono la mia oscurità.
La tua melodia eccita la mia lussuria.
Non smetterò di abusare di te fino al giorno in cui smetta di amarti.
Perché ci unimmo nel lato oscuro della Luna.
Grido per l'eccesso delle mie passioni
Come la civetta in questa notte silente.
Viaggiatore senza paura, sogni un sogno da cui non ci sveglieremo.
Tu che vaghi perso in un'oscurità senza crepuscolo.
Io ti amo, come nessuna figlia di Eva può amarti.
Tu che magnifichi la mia lussuria ed in essa la rinascita della carne.
T'insegnerò deliziosi peccati sconosciuti all'uomo.
Dimentica la luce rosata dell'alba…
Non ascoltare il canto del gallo…
Rimani per sempre sotto l'ombra di velluto delle mie ali.
Figlio mio, carne mia, mio proprio padrone…
come hai mai potuto pensare che potessi abbandonarti?
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Sultano:
1
9 Ottobre alle ore 11:33 · Ti stimo · Rispondi
Fourgiampindepadell: ?? Alla 5° pagina ho smesso di legere.... 🤣
1
9 Ottobre alle ore 11:33 · Ti stimo · Rispondi
TrafficantiDiIronia:
4
9 Ottobre alle ore 11:42 · Ti stimo · Rispondi
SenatoreCappelli: Azzzzzzzzz.appero'.....bei versi👍👍
1
9 Ottobre alle ore 14:18 · Ti stimo · Rispondi
SenatoreCappelli: Dopo 13/14mesi....ti manifesti con COTANTA POESIA..... brava, un piacere leggerla.... anche se non mi sembra una CHIACCHIERA😜🤗🤗🤗🤗
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9 Ottobre alle ore 14:48 · Ti stimo · Rispondi