Chiacchiera
24 Settembre - 3.571 visualizzazioni
E' già martedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
80 anni dopo. Torna “Deportiamoli !”
Credevo che alcune parole la coscienza del mondo le avesse cancellate dal vocabolario.
Una mi ha sempre colpito: deportazione.
Illuso. Credevo nel rimorso. Nella vergogna. Nella cultura. Nei giovani sfuggiti a quell'orrore.
Mi sono sbagliato. Leggo su “La Repubblica” : “ Domenica alle sei del pomeriggio, poco dopo gli exit pool, l'Afd brenderburghese aveva già acceso la musica per festeggiare il trionfo elettorale in un locale affittato a Potsdam, in Germania. E dalle casse è rimbombato quasi subito un brano dal ritmo trash e dal refrain tanto stupido quanto agghiacciante: ‘E adesso andiamo, adesso li deportiamo, li deportiamo tutti'.
In un video di quei momenti, si vede chiaramente Anna Leisten, capa dell'organizzazione giovanile dell'Afd in Brandeburgo, che canta i versi razzisti, e che alza insieme ad altri militanti estasiati un cartello con la scritta ‘deportiamoli a milioni. Intorno, parecchi funzionari dell'Afd, bevono birra e sembrano divertiti dalla canzone”.
Oggi i milioni sono gli emigranti.
Un tempo erano gli ebrei.
“Molta gente deve la coscienza tranquilla alla propria memoria debole" ha detto un giorno Godfried Bomans, scrittore olandese.
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Fonte dell'immagine: Chiesa di Milano. Archivio fotografico Aned.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
80 anni dopo. Torna “Deportiamoli !”
Credevo che alcune parole la coscienza del mondo le avesse cancellate dal vocabolario.
Una mi ha sempre colpito: deportazione.
Illuso. Credevo nel rimorso. Nella vergogna. Nella cultura. Nei giovani sfuggiti a quell'orrore.
Mi sono sbagliato. Leggo su “La Repubblica” : “ Domenica alle sei del pomeriggio, poco dopo gli exit pool, l'Afd brenderburghese aveva già acceso la musica per festeggiare il trionfo elettorale in un locale affittato a Potsdam, in Germania. E dalle casse è rimbombato quasi subito un brano dal ritmo trash e dal refrain tanto stupido quanto agghiacciante: ‘E adesso andiamo, adesso li deportiamo, li deportiamo tutti'.
In un video di quei momenti, si vede chiaramente Anna Leisten, capa dell'organizzazione giovanile dell'Afd in Brandeburgo, che canta i versi razzisti, e che alza insieme ad altri militanti estasiati un cartello con la scritta ‘deportiamoli a milioni. Intorno, parecchi funzionari dell'Afd, bevono birra e sembrano divertiti dalla canzone”.
Oggi i milioni sono gli emigranti.
Un tempo erano gli ebrei.
“Molta gente deve la coscienza tranquilla alla propria memoria debole" ha detto un giorno Godfried Bomans, scrittore olandese.
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Fonte dell'immagine: Chiesa di Milano. Archivio fotografico Aned.
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Orsoinpiedi: Scusa, ma quello che la Meloni vuole fare con i migranti in Albania come lo chiami?🙄
1
24 Settembre alle ore 09:18 · Ti stimo · Rispondi
Patella: Oggi vengono deportati i palestinesi scacciati dalle loro terre. Quella è realmente una aggressione, una invasione, ma non importa a nessuno
1
24 Settembre alle ore 09:22 · Ti stimo · Rispondi
Thaimax:
1
24 Settembre alle ore 09:23 · Ti stimo · Rispondi
Barbyturiko: Siamo in piena involuzione, se poi vedi cosa passa qui, ti chiedi a cosa servaa storia 😔😔😔
1
24 Settembre alle ore 09:34 · Ti stimo · Rispondi
MrBrownstone:
1
24 Settembre alle ore 10:06 · Ti stimo · Rispondi