Chiacchiera
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carlettonelivello 14
22 Settembre - 2.906 visualizzazioni
Sono andato a donare il sangue e mi hanno regalato un buono per la colazione nel bar vicino.
Ero contento di godermi un cornetto gratis.
Davanti a me c'era una ragazza, avrà avuto 20 anni e anche lei aveva appena fatto il prelievo.
L'ho sentita dire al barista a bassa voce: “ti pago la colazione però ti lascio anche questo buono per una brioche gratis, puoi usarlo per qualcuno che ha bisogno?”
Sono rimasto lì.
Fermo.
A me non è nemmeno venuto in mente di fare un gesto così semplice e così bello.
Ho guardato quella ragazza ben vestita, truccata e con un bel sorriso.
A me questa giornata l'hai svoltata tu con una cosina semplice come regalare una colazione a chi ha fame.
Sai perché il tuo gesto è importante? Perché l'ho fatto anche io.
Mi sei stata d'esempio e se un fagiano come me può imparare da chi è migliore forse possiamo imparare tutti.
Perché non eri tenuta a farlo.
Avevi appena fatto una cosa bella come donare il sangue e potevi goderti il tuo cornetto in pace ma hai pensato che a te quei 3 euro non cambiano la vita mentre per qualcuno possono fare la differenza tra un pasto e il digiuno.
Avrei voluto dirti di più, fermarti, parlarti e chiederti perché.
Chiederti da dove sei uscita, farti i complimenti, telefonare ai tuoi genitori e complimentarmi pure con loro.
Invece sono rimasto lì come un fessacchiotto a guardare il mio krapfen con la crema e pensare che questo mondo è un posto brutto ma si può cambiare una colazione alla volta.
Un caffè alla volta.
Non parlare sottovoce.
Sii fiera di te e dillo con voce sicura perché ti devono sentire quei signori intorno.
Devono capire che al di là delle colazioni di lavoro e degli affari e delle parole esistono ragazzi e ragazze che portano bellezza.
E se pensi che sia poco ciò che hai fatto pensa che i semi sono piccoli.
Nascono gli alberi dai semi.
Nasce la vita.
Non so se mi hai sentito quando sei andata via.
Perché da buon scemotto quale sono ho sussurrato anche io e avevo pure un po' la bocca impastata.
Te ne sei andata velocemente e il barista ti ha sorriso come sorridono i papà ammirati.
Incrociandomi ti ho detto grazie ma meritavi di più.
O forse no perché dicono che le cose belle si fanno a luci spente.
Non penso sia vero.
Le cose belle meritano luci, suoni e colori perché alcuni hanno solo bisogno di vedere come si fa.
A me lo hai mostrato tu.
Quindi oggi racconto di te che tante volte ti sentirai dire che sei solo una ragazzina con un tono canzonatorio di chi vuole insegnarti la vita.
Non so chi tu sia e sicuramente avrai i tuoi casini e i tuoi difetti ma oggi hai fatto una cosa gigantesca con la semplicità di chi semplicemente non lo sa.
Mi hai regalato un momento per pensare che c'è di più di e che tutto questo ha senso perché ci sono ancora persone che lasciano una colazione pagata per chi ne ha bisogno.
E ora le colazioni pagate sono due.
Il mondo è fatto di piccole storie.
Piccole.
Come i semi.

#manuscrivecose
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Vaccata