Chiacchiera
4 Settembre 2024 - 2.911 visualizzazioni
È già mercoledì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
La campanella in silenzio.
Un'altra tragedia della guerra. Un'altra vergogna dell'umanità. Missili a Poltova città di 200 mila abitanti in Ucraina su un ospedale e un'accademia militare: 49 morti, 200 feriti.
Dall' alba se ne sta parlando in tutto il mondo. Ma stasera il mondo avrà già dimenticato.
Una mattina di fuoco
Mi soffermo proprio su questa mattina a Poltova.
Vicino a quell'ospedale e a quell'accademia c'è una scuola elementare. È il primo giorno di scuola. Per i ragazzi l'occasione per dimenticare la guerra. Un momento di allegria. Sono vestiti a festa come vuole la tradizione in questo giorno: grembiule a fiori rossi e un grande fiocco azzurro
Scherzano in attesa della campanella.
Fa prima Putin del bidello. Lancia un missile per annunciare che è l'ora di entrata in classe.
Un grande rumore. Quello che la guerra ama.
Il missile sfiora la scuola e si schianta contro l'ospedale seguito da un gemello sull'accademia. Una strage
Gli scolari dall'allegria al terrore. Ore 9 lezione nel rifugio.
Eppure anche i grandi un giorno hanno scherzato il primo giorno di scuola. Un ricordo scritto a matita cancellato con la gomma dell'odio.
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Immagine. Così si presentano le città dell'Ucraina.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
La campanella in silenzio.
Un'altra tragedia della guerra. Un'altra vergogna dell'umanità. Missili a Poltova città di 200 mila abitanti in Ucraina su un ospedale e un'accademia militare: 49 morti, 200 feriti.
Dall' alba se ne sta parlando in tutto il mondo. Ma stasera il mondo avrà già dimenticato.
Una mattina di fuoco
Mi soffermo proprio su questa mattina a Poltova.
Vicino a quell'ospedale e a quell'accademia c'è una scuola elementare. È il primo giorno di scuola. Per i ragazzi l'occasione per dimenticare la guerra. Un momento di allegria. Sono vestiti a festa come vuole la tradizione in questo giorno: grembiule a fiori rossi e un grande fiocco azzurro
Scherzano in attesa della campanella.
Fa prima Putin del bidello. Lancia un missile per annunciare che è l'ora di entrata in classe.
Un grande rumore. Quello che la guerra ama.
Il missile sfiora la scuola e si schianta contro l'ospedale seguito da un gemello sull'accademia. Una strage
Gli scolari dall'allegria al terrore. Ore 9 lezione nel rifugio.
Eppure anche i grandi un giorno hanno scherzato il primo giorno di scuola. Un ricordo scritto a matita cancellato con la gomma dell'odio.
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Immagine. Così si presentano le città dell'Ucraina.
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Un esempio: nei primi venti giorni di guerra la Russia ha occupato la centrale atomica di Zaporizia (o come si scrive). La Russia aveva conquistato la centrale, per la sua importanza strategica e per avere il controllo sull'energia. Ci siamo?
Bene, da allora CONTINUA INCESSANTEMENTE la propaganda ucraina che dice che la Russia sta bombardando la centrale di Zaporizia (o come cavolo si scrive).
E la stampa italiana fa da ripetitore pappagallesco della propaganda ucraina.
La mia domanda è: se la Russia ha conquistato la centrale, che interesse avrebbe a bombardarla?
Altra domanda: se la Russia ha invaso l'Ucraina entrando nel suo territorio, quando l'Ucraina bombarda le truppe russe, su che territorio sta bombardando?
Ma è ovvio: l'Ucraina!
Quindi i bombardamenti che fanno vittime ucraine di solito sono... ucraini.
Ripeto: durante una guerra non credo più a nessuna notizia da qualsiasi parte venga, e questo dalla battaglia di Qadesh, quindi da tempi NON SOSPETTI!