Chiacchiera
11 Agosto - 4.192 visualizzazioni
E' già domenica.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
"Cari amici lontani
ma tanto lontani…”.
Tutti a testa in su in queste notti delle stelle. A scoprire dove abitano, cosa stanno facendo e come se cavano con la vita, gli altri coinquilini dell'infinito. Da Giove a Saturno, Marte e Venere e agli altri pianeti ma anche a satelliti e a stelle comete.
E da lassù, chissà, se anche loro ci guardano. È se fosse l'occasione per parlarci? Magari nasce un dialogo.
Io ci provo. Lancio loro un messaggio.
Un regalo dei miei nipoti Chiara, Michele ed Elena per i 90 anni: l'iscrizione all'avveniristico progetto di “Star Bottle”. E con l'iscrizione, la possibilità di inviare un messaggio agli abitanti dell'infinito in una delle notti delle stelle.
La trasmissione del mio messaggio è avvenuta ieri sulla rotta della Via Lattea: frequenza 2115 MHZ in banda S, in partnership fra M3Sat e Telespazio, Società del Gruppo Leonardo. La parabola di lancio è di 11 metri, nella stazione spaziale del Fucino, in Abruzzo.
Allora ho scritto il messaggio a nome mio, della mia famiglia e di noi tutti che al mattino ci scambiamo i commenti.
L'ho chiuso nella “bottiglia”: è un invito agli amici tanto lontani a trovare insieme la via per una serenità del cosmo. Scusandomi, ovviamene, del disturbo.
Come arriva la risposta vi informo.
Ecco il mio messaggio:
“Cari amici lontani, molto lontani, oltre le stelle, al di là del Sole. Abitanti dell'infinito. Scusate il disturbo. Sto smettendo di contare gli anni. Il futuro lo posso solo immaginare. E allora immagino il futuro che avrei voluto vivere. Un futuro che non c'è. Vi invito a costruirlo. Tutti insieme, grande come l'infinito.
Un'idea: un giorno, a un segnale, tutti voi marziani, lunatici, saturniani, plutoniani e tutti gli altri abitanti di pianeti, satelliti e stelle vi mandate un messaggio e prendete la decisione di interrompere quell'eterno “ognuno a casa propria”. Coinvolgendo ovviamente anche noi terrestri. E programmate un incontro per firmare un'alleanza.
In questo dialogo a tante voci in un Parlamento planetario ognuno degli abitanti si renderà conto, finalmente, di essere appena un granello nello spazio.
E forse, chissà, diventerà umile. E l'umiltà porta il rispetto. E il rispetto la Pace. E da quel giorno, come dice il poeta Gianni Rodari ‘Sarà sempre Natale'. Da qui a oltre le stelle.
Grazie dell'attenzione cari amici lontani, ma tanto lontani”.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
"Cari amici lontani
ma tanto lontani…”.
Tutti a testa in su in queste notti delle stelle. A scoprire dove abitano, cosa stanno facendo e come se cavano con la vita, gli altri coinquilini dell'infinito. Da Giove a Saturno, Marte e Venere e agli altri pianeti ma anche a satelliti e a stelle comete.
E da lassù, chissà, se anche loro ci guardano. È se fosse l'occasione per parlarci? Magari nasce un dialogo.
Io ci provo. Lancio loro un messaggio.
Un regalo dei miei nipoti Chiara, Michele ed Elena per i 90 anni: l'iscrizione all'avveniristico progetto di “Star Bottle”. E con l'iscrizione, la possibilità di inviare un messaggio agli abitanti dell'infinito in una delle notti delle stelle.
La trasmissione del mio messaggio è avvenuta ieri sulla rotta della Via Lattea: frequenza 2115 MHZ in banda S, in partnership fra M3Sat e Telespazio, Società del Gruppo Leonardo. La parabola di lancio è di 11 metri, nella stazione spaziale del Fucino, in Abruzzo.
Allora ho scritto il messaggio a nome mio, della mia famiglia e di noi tutti che al mattino ci scambiamo i commenti.
L'ho chiuso nella “bottiglia”: è un invito agli amici tanto lontani a trovare insieme la via per una serenità del cosmo. Scusandomi, ovviamene, del disturbo.
Come arriva la risposta vi informo.
Ecco il mio messaggio:
“Cari amici lontani, molto lontani, oltre le stelle, al di là del Sole. Abitanti dell'infinito. Scusate il disturbo. Sto smettendo di contare gli anni. Il futuro lo posso solo immaginare. E allora immagino il futuro che avrei voluto vivere. Un futuro che non c'è. Vi invito a costruirlo. Tutti insieme, grande come l'infinito.
Un'idea: un giorno, a un segnale, tutti voi marziani, lunatici, saturniani, plutoniani e tutti gli altri abitanti di pianeti, satelliti e stelle vi mandate un messaggio e prendete la decisione di interrompere quell'eterno “ognuno a casa propria”. Coinvolgendo ovviamente anche noi terrestri. E programmate un incontro per firmare un'alleanza.
In questo dialogo a tante voci in un Parlamento planetario ognuno degli abitanti si renderà conto, finalmente, di essere appena un granello nello spazio.
E forse, chissà, diventerà umile. E l'umiltà porta il rispetto. E il rispetto la Pace. E da quel giorno, come dice il poeta Gianni Rodari ‘Sarà sempre Natale'. Da qui a oltre le stelle.
Grazie dell'attenzione cari amici lontani, ma tanto lontani”.
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Chinaski: Ma che meraviglia!!!I tuoi nipoti ti hanno fatto un regalo bellissimo!!!
11 Agosto alle ore 09:59 · Ti stimo · Rispondi
Latino: Buongiorno ☕️
11 Agosto alle ore 10:19 · Ti stimo · Rispondi