Chiacchiera
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Dr00pylivello 13
4 Agosto 2024 - 4.813 visualizzazioni
🔆❤️💎⚡
Riordinavo il ripostiglio quando lo trovai. Stava nascosto dietro un mucchio di cianfrusaglie lasciate a prendere polvere nel corso di innumerevoli anni.
Stranamente invece l'oggetto in questione sembrava nuovo e pulito come appena uscito da una stampante tridimensionale.
Una piccola statuetta, di un colore verdognolo scuro raffigurante una strana creatura ricoperta di geroglifici sconosciuti. Da dove era comparsa?
Quando la presi in mano la statuetta sembrò come illuminarsi, un piccolo, breve luccichio di metallo al sole.
La statuetta rappresentava qualche idolo pagano, blasfemo, forse originario di un lontano paese ai limiti della civiltà sperduto tra i mari del sud.
Come aveva fatto ad arrivare a casa mia, nascosto nelle profondità del mio ripostiglio, non ne avevo la minima idea.
Una cosa però la sapevo. Era spaventosamente affascinante.
Lo misi sul tavolo della cucina e lo studiai attentamente. Era qualcosa venuto fuori dagli incubi più assurdi di uno scultore pazzo.
Quando feci per toccarlo nuovamente suonò il campanello. Quasi sobbalzai al rumore.
Lasciai la cosa sul tavolo ed andai ad aprire la porta.
Ad attendermi nel pianerottolo c'era un signore distinto, sottile e dal volto aguzzo, vestito con un completo passato di moda da almeno un secolo.
"Salve, come posso aiutarla?" chiesi a quello strano uomo.
"Non so come dirglielo, Signore" rispose lui "ma temo che lei possieda qualcosa di mio"
"Qualcosa di suo? Cosa intende?"
"Ha per caso trovato un idolo di pietra questa mattina? Una piccola statuetta verde, molto compatta. È una mia creazione. Nel tempo libero provo a dedicarmi alla nobile arte della scultura". Disse sorridendo.
Ero incredulo. "Si, certo, ho trovato una cosa simile proprio questa mattina nel mio ripostiglio. Ma come è possibile? come ha fatto a finire in casa mia?"
"Beh, deve sapere che le mie opere non sono affatto comuni statuette. Ognuna di loro è come se vivesse di vita propria! Ma non sono così tutte le opere d'arte?"
Non riuscivo a capire.
"Potrei vederla?"
"Certo, mi segua"
Portai l'uomo in cucina e gli mostrai la cosa verdognola sul tavolo.
"È questa?" chiesi.
"Non mi sembra, ma potrebbe aver subito dei cambiamenti in questi anni"
"Anni? Come sarebbe a dire anni? Quando ha scolpita questa cosa?"
Ero adirato da tutta quella strana situazione.
"Beh, più o meno trecento anni fa, Signore".
Non era possibile. Tutto era impossibile.
"Ma chi è lei?"
"Oh, solo un gentiluomo molto anziano e solo, Signore. Potrei avere la statuetta?"
"Certo, la prenda pure. A me spaventa."
"Oh non dovrebbe vederla in questo modo, Signore. Anzi, dovrebbe ammirarla come per secoli hanno fatto interi culti nascosti tra le dune dei deserti e le fronde degli alberi delle paludi."
"No, non credo che lo farò. Se la porti pure via."
"La ringrazio Signore."
Lo riaccompagnai alla porta.
"Ah, in bocca al lupo con i suoi racconti Signore."
"Racconti? Io non scrivo"
"Oh da oggi inizierà, ne sono certo"
Lo ringraziai e gli chiusi la porta in faccia.
Mi stavo per voltare quando il campanello suonò di nuovo. Aprì la porta.
"Scusi Signore, le consiglio di aggiustare la targhetta con il vostro nome sotto il campanello. Credo che la scritta risulti poco riconoscibile."
Detto questo l'uomo prese l'ascensore e scomparve alla mia vista.
Uscii nel pianerottolo e mi chinai a guardare la targhetta. Il mio nome, si leggeva benissimo.
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