Chiacchiera
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Pakallivello 9
11 Luglio - 6.536 visualizzazioni
Seduti sotto la statua di Giordano Bruno a Campo de' Fiori, io e Sabrina stiamo già alla terza Tennent's e si ride a crepapelle con sbuffi di birra che ci escono pure dal naso, insieme alle lacrime agli occhi, gli faccio notare che gli sono venuti gli occhi a panda per il mascara che gli si è sciolto, lei frettolosamente afferra la sua borsa e incomincia a rovistarci dentro alla ricerca di chissà che cosa, in fin dei conti la dentro c'è di tutto .... kit di sopravvivenza, cellulare, chiavi, portafoglio, reperti archeologici... etc. .... finalmente trova ciò che cercava...uno specchietto da trucco...

Aspetto che termini di ristrutturare la sua faccia e gli chiedo se me lo passa, mi guarda con aria sospettosa .... io sono solo curioso di rivederlo.... però lei è molto gelosa di quell'oggetto, tanto da confidarmi che nel caso gli rubassero la borsa l'unica cosa di cui si dispiacerebbe è proprio dello specchietto, si convince e me lo passa ....

Eccolo …. un semplice specchietto richiudibile a forma di conchiglia.... lo guardo... lo accarezzo …. nella mia mente si riaccende un ricordo ….

Era un sabato mattina di molti anni fa, Samuele era venuto a citofonarmi per chiedermi se lo accompagnavo a comprare, una parte del regalo di compleanno di Sabrina, dopo l'acquisto tempo di un caffè e
un paio di sigarette, mi salutò dicendomi che doveva andare a confezionare il regalo che era per la sera...

Quella sera Sabrina fu subissata di regali, dal telefonino di ultimo grido ad una catenina in oro con un ciondolo con la forma di un cuore a metà, ai vari tipi di vestiario e per ultimo una scatolina con il regalo di Samuele. Ad ogni regalo era allegato il classico bigliettino con scritti gli auguri e la lista dei nomi che avevano partecipato, quello di Samuele era totalmente anonimo con la sola scritta Auguri su di una semplice scatoletta color crema .... gli chiesi se si fosse dimenticato, mi rispose che ciò era fatto apposta, tutti cercano di certificare quello che fanno per gli altri, per lui semplicemente era un pensiero conforme a tutti quelli che conoscevano bene Sabrina.

Quando Sabrina aprì la scatoletta vidi che si soffermò un attimo sull'oggetto, guardò l'interno, lo richiuse e lo rimise nella sua scatola, alzò lo sguardo e ringraziò tutti quanti per i regali.

Mi chiesi perché Sabrina non ringraziò “l'anonimo” come aveva fatto per gli altri regali singolarmente.
In fin dei conti era un regalo che lì per lì non valeva niente, messo a confronto degli altri, non meritava neanche la frase ipocrita “Conta il pensiero”.

Oggi praticamente gli altri regali non esistono più, il telefono si è ingrippato, i vestiti si sono scoloriti e lacerati, la catenina è finita a un Compra Oro e invece quello specchietto ancora resiste e ha preso un significato profondo e dal valore inestimabile per Sabrina.

Lo riguardo su un dorso c'è una scritta messa da Samuele:

“Qua dentro c'è la cosa più bella e meravigliosamente preziosa...Aprilo!”

Lo apro ....
c'è solo un cazzo di specchietto e nient'altro, l'impressione a freddo è delusione .... sul lato opposto allo specchio c'è un'altra scritta:

“Eccola!! È ciò che vedi riflesso!”

Sabrina mi guarda mentre mi si lucidano gli occhi e mi mordo il labbro, ci facciamo seri, le birre sono finite, alzo lo sguardo e fisso il vuoto ....
A bassa voce dice
“Anche stasera Samuele mi ha fatto il Complimento più bello, come tutte le altre volte che ho bisogno di truccarmi i brutti pensieri che ho dentro”.

All'unisono ci diciamo …. “Lui è qui adesso e sicuramente stava ridendo con noi ….” prendiamo le bottiglie di birra con le ultime gocce le scocchiamo tra di loro ....

“A Samuele!”.

Adesso è tutto chiaro, questo è uno degli oggetti diventati immortali.

By Pakal
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Vaccata