Satira
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carlettonelivello 13
9 Giugno - 7.831 visualizzazioni
Ma Giorgia e Ignazio Benito Maria hanno capito che Riccardo Muti ce l'aveva con loro?
Ma, soprattutto, hanno capito il senso della frase pronunciata dal Direttore per antonomasia? «L'orchestra è il sinonimo di società. Ci sono i violini, i violoncelli, le viole, oboe, trombone… Ognuno di loro spesso ha parti completamente diverse, ma devono concorrere tutti a un unico bene, che è quello dell'armonia di tutti»?
E Giorgia ha compreso la chiusa a lei diretta? «Non c'è il prevaricatore, infatti molte volte continuo a dire anche ai miei musicisti che c'è un impedimento alla musica ed è il direttore d'orchestra»?
A vedere Meloni e La Russa che applaudivano le parole di Riccardo Muti, il dubbio che nulla abbiano capito è lecito, ma pericoloso.
Pericoloso perché porta a sottovalutare loro e con loro i Salvini, i Vannacci e tutti quelli che dicono cose che sembrano a vanvera e a vanvera non sono affatto.
Guardate che ci siamo già passati noi italiani, quando fu mandato al potere Benito Mussolini, «perché tanto quel che dice è un'esagerazione elettorale, ma poi mica le farà quelle cose lì».
La Storia ci insegna che quando qualcuno dice le peggio cose e, grazie a quelle “peggio cose” raccoglie consenso, se ne ha la possibilità, poi, quelle cose fa.
La Storia ci
insegna anche un'altra cosa, che un sacco di gente “con il senno del poi”, “avessi saputo come sarebbero andate le cose”, “potessi tornare indietro”, a votare quella volta lì ci sarebbe andata.
Nel primo giorno di voto, ai seggi si sono recati il 14.07% degli aventi diritto, la percentuale più bassa di sempre.
Avete ancora poche ore per, andando a depositare la vostra scheda elettorale nell'urna, governare e non essere… governati da questa canaglia.
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Vaccata