Perla di Saggezza
3 Giugno - 7.315 visualizzazioni
E ricorda... se qualcosa ti disturba, se qualcuno ti infastidisce, guarda dentro di te e, come diceva Buddha, "Sii tu stesso la lampada che ti illumina" e quindi sii la luce che desideri vedere nel mondo. Uno splendore luminoso, travolgente, radioso, nato dalla benzina e dalla furia😁
che poi la benzina e' perfetta x illuminare...ma come faccio ad averla sempre a disposizione?....mica la posso mettere nelle buste della
coop....😄😜😄
Poi, se non ti van bene le buste della Coop, ci sono pure quelle Esssselunga, quelle per il plasma, le perette x clistere formato XXXXXXXXXL...
(Ohibò mi è cascato un esclamativo) 😄
Anton Cˇechov
Il punto esclamativo
Racconto di Natale
La notte di Natale Efim Fomicˇ Perekladin,
segretario di collegio, andò a
dormire irritato e persino offeso.
– Ma lasciami stare, brutto diavolo! –
ruggì astioso contro la moglie, allorché
questa gli domandò perché fosse così incupito.
Il fatto è che egli era appena tornato
da una serata, dove erano state dette
molte cose per lui sgradevoli e offensive.
Dapprima si erano messi a parlare dei
vantaggi dell’istruzione in genere, poi
però erano passati inavvertitamente al
grado di istruzione richiesto alla classe
impiegatizia, al qual proposito erano
state formulate molte lagnanze, ed esternati
molti rimproveri e perfino dileggi
per il suo basso livello. E qui, com’è
d’uso in tutte le brigate russe, dagli ar-
gomenti generali si era passati ai casi
personali.
– Prendiamo, ad esempio, anche solo
voi, Efim Fomicˇ – si era rivolto a Perekladin
un giovanotto – Voi occupate un
posto decoroso… ma che istruzione
avete ricevuto?
– Nessuna. Del resto, da noi non si
esige alcuna istruzione – aveva risposto
bonariamente Perekladin. – Scrivi correttamente,
e questo basta…
– E dove mai imparaste a scrivere correttamente?
– Mi ci abituai… In quarant’anni di
servizio ci si può fare la mano… Certo,
all’inizio è stato difficile, facevo degli errori,
ma poi mi abituai… ecco qua…
– E i segni d’interpunzione?
– Per i segni d’interpunzione, lo stesso…
Li metto correttamente.
– Uhm… – si confuse il giovanotto –
Ma l’abitudine è cosa del tutto diversa
dall’istruzione. Non basta che i segni
d’interpunzione li mettiate corretta-
mente… non basta! Bisogna metterli
consapevolmente! Voi mettete una virgola,
e dovete avere la consapevolezza
del perché la mettete… sissignore! E
questa vostra ortografia inconsapevole…
meccanica… non vale un centesimo.
È una produzione automatica e
niente di più.
Perekladin aveva taciuto e perfino
sorriso bonariamente (il giovanotto era
figlio d’un consigliere di Stato e aveva
diritto lui stesso al grado della decima
classe),1ma adesso, andando a dormire,
s’era fatto tutto livore e rabbia.
– Ho servito per quarant’anni – pensava
– e mai nessuno mi ha dato dell’imbecille,
e lì, caspita, che critici mi son capitati!
«Inconsapevolmente!… In manie-
ra meccanica! Produzione automatica
»… Ah, ma va’ al diavolo! Magari io ci
capisco forse più di te, anche se nelle tue
università non ci sono stato!
Dopo aver mentalmente riversato
all’indirizzo del critico tutte le contumelie
che conosceva ed essersi scaldato sotto
la coperta, Perekladin cominciò a calmarsi.
– Io so… capisco… – pensava, addormentandosi.
– Non metterò i due punti
là dove ci vuole la virgola, quindi son
consapevole, capisco. Sì… proprio così,
giovanotto… Prima bisogna vivere un
po’, fare un po’ di servizio, e solo dopo
giudicare i vecchi…
Negli occhi chiusi di Perekladin, che
già stava cedendo al sonno, attraverso
una massa di nuvole scure, sorridenti,
sfrecciò volando come una meteora una
virgola fiammeggiante. Dietro ad essa
un’altra, poi una terza, e ben presto tutto
lo sfondo oscuro, sconfinato, che si dispiegava
davanti alla sua immaginazione,
si ricoprì di fitte schiere di virgole in
volo…
– Per esempio, prendiamo queste virgole…
– pensava Perekladin, sentendo le
sue membra dolcemente intorpidirsi per
il sonno incipiente. – Io le capisco benissimo…
Per ciascuna posso trovare il posto,
se vuoi… e… e consapevolmente, e
non a casaccio… Esaminami, e vedrai…
Le virgole si mettono in vari posti, dove
occorre, e anche dove non occorre.
Quanto più ingarbugliato vien fuori il
documento, tante più virgole ci vogliono.
Si mettono davanti a «il quale», e davanti
al «che». Se nel documento si devono
elencare degli impiegati, ciascuno di
essi va separato con una virgola… Lo so!
Virgole d’oro presero a girare e fuggirono
da una parte. Al loro posto sopraggiunsero
in volo dei punti fiammeggianti…
(&hellip😉
La reminescenza di un'epistole di commiato recapitatami "a freddo", pregna dei tratti levatasi dalla fusione del fuoco, parevano disposti in ordine avventizio... esemplificativamente, quale significato emozionale si potrebbe addurre alla locuzione "il pollo è in forno!"? Evidenzia acredine o premura? (già, ero ancora carnivoro, povero pollo) 😞🤗
Mi permetto umilmente di suggerirVi un'istanza di riconoscimento presso l'Accademia della Crusca 😊
(Rido a crepapollo per il capolavoro di marketing) 😂🤣