Satira
23 Ottobre 2023 - 3.812 visualizzazioni
E' già lunedì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
Una luce sulla coscienza.
Tre candele accese in tutto il mondo per illuminare la coscienza di chi ha in mano le sorti di una guerra che rischia di non avere confini. Hanno brillato nella notte di tutto il mondo.
Si è fatto giorno ma il buio è rimasto.
Ma candele continuano a illuminare la coscienza. Sempre accese. E' l'ultima speranza davanti all'impotenza della diplomazia.
L'appello ad accendere nella notte le tre candele è di ventinove premi Nobel: una è per tutti bambini uccisi e rapiti in Israele, una per tutti bambini uccisi e mutilati nei bombardamenti e nei combattimenti a Gaza e in tutti i conflitti nel mondo e una per l'umanità e la speranza.
L'appello è stato accompagnato da una lettera, in cui si legge: “C'è un grave rischio che nelle prossime settimane possa avvenire una perdita di vita ancora maggiore e che in altri Paesi muoiano ancora altri bambini. I bambini palestinesi sono i nostri bambini. I bambini israeliani sono i nostri bambini”.
Aggrappiamoci alle parole della scrittrice Fannie Flagg:
“Non c'è abbastanza buio in tutto l'universo da spegnere la luce di una candela”.
E allora teniamo accese le candele. Aspettiamo. I miracoli non hanno fretta.
_________________________
Per l'immagine che accompagna la riflessione di oggi ho scelto una vignetta del grande Sergio Staino. Ci ha lasciato sabato. Con i suoi disegni ha insegnato al mondo a guardare il mondo con ironia.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
Una luce sulla coscienza.
Tre candele accese in tutto il mondo per illuminare la coscienza di chi ha in mano le sorti di una guerra che rischia di non avere confini. Hanno brillato nella notte di tutto il mondo.
Si è fatto giorno ma il buio è rimasto.
Ma candele continuano a illuminare la coscienza. Sempre accese. E' l'ultima speranza davanti all'impotenza della diplomazia.
L'appello ad accendere nella notte le tre candele è di ventinove premi Nobel: una è per tutti bambini uccisi e rapiti in Israele, una per tutti bambini uccisi e mutilati nei bombardamenti e nei combattimenti a Gaza e in tutti i conflitti nel mondo e una per l'umanità e la speranza.
L'appello è stato accompagnato da una lettera, in cui si legge: “C'è un grave rischio che nelle prossime settimane possa avvenire una perdita di vita ancora maggiore e che in altri Paesi muoiano ancora altri bambini. I bambini palestinesi sono i nostri bambini. I bambini israeliani sono i nostri bambini”.
Aggrappiamoci alle parole della scrittrice Fannie Flagg:
“Non c'è abbastanza buio in tutto l'universo da spegnere la luce di una candela”.
E allora teniamo accese le candele. Aspettiamo. I miracoli non hanno fretta.
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Per l'immagine che accompagna la riflessione di oggi ho scelto una vignetta del grande Sergio Staino. Ci ha lasciato sabato. Con i suoi disegni ha insegnato al mondo a guardare il mondo con ironia.
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Orsoinpiedi: Piano, con le candele, che poi finisce che va a fuoco qualcosa...😒
23 Ottobre 2023 alle ore 09:56 · Ti stimo · Rispondi