Pagina 2 del libro del generale Vannacci dove prende per i fondelli i vari complottisti: e adesso parte il cortocircuito tra novax: è un mondo bellissimo!
KURTZ: Ho letto il libro. Non è stato facile. Si tratta di un libro molto diverso da come viene dipinto con i virgolettati. Più che altro viene descritto un cambiamento della percezione delle persone rispetto a certi temi. Non ci sono giudizi espliciti ma ho letto stupore di come e perchè certe cose oggi vengono percepite in modo molto diverso a quello che accadeva pochi anni fa. A me che piace la bernarda non viene in mente di definirmi, eppure qualcuno sente il bisogno di classificarmi Cisgender. In realtá classificare me come cisgender rassicura chi non è devoto alla bernarda (o al bernardo) perchè in questo modo si classificano nel raccoglitore accanto al mio e non a quello sotto. Prendo una parola per tutte "Negro" oggi è intesa in modo dispregiativo ma non succedeva 20 o 30 anni fa. Per me non c'è nessun disprezzo in quella parola. La domanda è: chi ha deciso che io che ho sempre usato quella parola in modo non insultante (come tutti: carte Dal Negro, Il Negro della Canzone di Vasco ecc) dovesse ipso facto e per tutti essere un termine dispregiativo? Io non lo so. Io non mi definisco Cisgender e chiamo i negri con il loro nome. Cambiare nome non cambia la sostanza. Ci sono poi tante altre questione sollevate con la stessa logica, sempre più uno sguardo al passato che ci interroga sul come e perchè certe cose sono cambiate.
Il problema vero però è leggere il libro. Scritto male. Davvero male. Ma il Generale non è uno scrittore e ha fatto quel che poteva. Mi chiedo: ma davvero tutti possono scrivere perchè ci si può autopubblicare? Questa domanda il generale non se l'è posta.
yaldabaoth: KURTZ se a te piace la bernarda credo che la definizione corretta sia eterosessuale; l'attrazione non va confusa con l'identità di genere. Tornando in topic, non sappiamo se il generale ha scritto quel mare di cazzate e di luoghi comuni male assemblati e male scritti, mostrando un infimo livello culturale, per dimostrare qualcosa o per farsi pubblicità. La cosa buffa è l'enorme dietro front di tanti no brain, tra cui l'amministratore del canale telegram, che si erano schierati dalla sua parte, omofoba e razzista, fino a quando hanno scoperto che Vannacci disprezza anche i complottisti più convinti, tipo i sostenitori del Moon Hoax, e del microchip nel vaccino. Ah, e se scorri la mia "vaccheca" ne trovi una discreta moltitudine: una serie di utenti di facciabuco che è intervenuta a commentare e successivamente a bloccarmi (piuttosto curioso, come se io cercassi loro e non il contrario) che fa orgogliosamente parte della categoria dei "io non ho studiato ma..."
KURTZ: No guarda che io non sono eterosessuale, io non mi definisco. Non ne ho bisogno. Mi piace la bernarda ed è normale, la normalitá non ha bisogno di definizioni. Vale anche per chi uomo non gli piace la bernarda, non ha bisogno di definirsi se per lui è normale.
Comunque si il libro è di non facile lettura. Forse gli editori hanno anche il compito di dire allo scrittore che il libro va curato di più, nel caso di autopubblicazioni questo ruolo viene meno.
A me che piace la bernarda non viene in mente di definirmi, eppure qualcuno sente il bisogno di classificarmi Cisgender. In realtá classificare me come cisgender rassicura chi non è devoto alla bernarda (o al bernardo) perchè in questo modo si classificano nel raccoglitore accanto al mio e non a quello sotto.
Prendo una parola per tutte "Negro" oggi è intesa in modo dispregiativo ma non succedeva 20 o 30 anni fa. Per me non c'è nessun disprezzo in quella parola. La domanda è: chi ha deciso che io che ho sempre usato quella parola in modo non insultante (come tutti: carte Dal Negro, Il Negro della Canzone di Vasco ecc) dovesse ipso facto e per tutti essere un termine dispregiativo? Io non lo so. Io non mi definisco Cisgender e chiamo i negri con il loro nome. Cambiare nome non cambia la sostanza.
Ci sono poi tante altre questione sollevate con la stessa logica, sempre più uno sguardo al passato che ci interroga sul come e perchè certe cose sono cambiate.
Il problema vero però è leggere il libro. Scritto male. Davvero male. Ma il Generale non è uno scrittore e ha fatto quel che poteva. Mi chiedo: ma davvero tutti possono scrivere perchè ci si può autopubblicare? Questa domanda il generale non se l'è posta.
Comunque si il libro è di non facile lettura. Forse gli editori hanno anche il compito di dire allo scrittore che il libro va curato di più, nel caso di autopubblicazioni questo ruolo viene meno.