Pari Opportunità
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Barbyturikolivello 12
13 Novembre 2022 - 4.347 visualizzazioni
La prestigiosa rivista Nature l'ha inserita tra le 10 persone più importanti del 2016 definendola “pirata della carta”, ma per tutti è la nuova Robin Hood delle riviste scientifiche.

Alexandra Elbakyan, esperta informatica 34enne di origine Kazaka, è diventata l'incubo peggiore per le più grandi case editrici scientifiche del pianeta. Il suo crimine? Aver reso accessibile a tutti, anche a chi non può permetterselo, milioni di pubblicazioni scientifiche altrimenti destinate ad un'elitè ristretta di ricercatori e grandi campus universitari.

Probabilmente non tutti lo sanno, ma per poter accedere alla lettura o alla semplice consultazione di un lavoro scientifico ufficiale pubblicato su rivista, fatto salvo il caso che si tratti di un articolo in open access, bisogna pagare delle belle cifre. Quindi se chiunque sul pianeta avesse la necessità (o la semplice curiosità) di leggere un articolo di medicina, scienza, matematica, fisica, informatica ecc si troverebbe davanti una pagina di accesso le cui credenziali vengono fornite solo tramite un abbonamento apposito. Dunque, se vi stesse collegando da un campus universitario che ha pagato un abbonamento cumulativo alle riviste di quella casa editrice, il sistema riconoscerà il vostro IP e vi aprirà la porta della conoscenza. Se invece siete degli studenti autonomi
oppure siete iscritti a qualche università del mondo che non può permettersi di sottoscrivere salatissimi abbonamenti, la porta della conoscenza per voi rimarrà chiusa.
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Vaccata