Chiacchiera
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BaytaDarelllivello 12
25 Settembre 2022 - 3.999 visualizzazioni
________________Il racconto della domenica_________________

____________ The Veldt, 1950, di Ray Bradbury______________

George e Lydia Hadley sono i genitori di Wendy e Peter, due meravigliosi bambini. Come tutti i genitori, i coniugi Hadley vogliono il meglio per i loro figli e quindi hanno comprato da tempo una casa completamente automatizzata. Ci sono macchine che friggono le uova, altre che preparano da mangiare, puliscono e si occupano dei bambini. Ma la stanza più interessante per i bambini è la nursery, anche questa completamente automatica: riesce a far diventare realtà qualsiasi cosa immaginino i bambini.
Lydia e George scoprono che da un po' di tempo il passatempo preferito dei loro figli è sempre di più proprio la nursery e lo scenario che le loro menti hanno creato: un veldt africano. C'è un sole asfissiante, una savana e, in lontananza, due leoni intenti a sbranare un qualche animale. I genitori cominciano a preoccuparsi: perché i loro bambini dovrebbero scegliere di giocare in un ambiente così ostile e poco adatto a loro? La nursery sembra non funzionare bene: lo scenario è molto realistico, troppo per i due genitori e, soprattutto, non si riesce più a disattivarla. La preoccupazione è accentuata anche da un sempre maggiore isolamento dei bambini e da un distacco emotivo sempre più accentuato. Lydia e George decidono
così di proibire a Wendy e Peter di usare la nursery, almeno per qualche giorno. I bambini si lamentano in modo vivace, piangendo e lamentandosi, ma i genitori sono convinti della loro scelta, condivisa anche con un amico psicologo. Anzi, decidono di lasciare per qualche tempo la casa automatizzata e andare in vacanza, per ritrovare il piacere di preparare un pasto o di giocare tutti insieme.
Mentre padre e madre preparano i bagagli, Wendy e Peter ottengono di entrare nella nursery un'ultima volta. Quando i genitori sono pronti, Wendy e Peter non si trovano, ma la porta della nursery è aperta. I genitori vi entrano per cercare i loro figli, ma la porta si richiude, mentre i leoni si avvicinano minacciosi.

Il Veldt ha più di un motivo d'interesse. Innanzitutto, va detto che quando Bradbury scrisse questa storia, la televisione aveva fatto il suo ingresso nelle case americane da poco e i dibattiti all'epoca erano incentrati proprio sul ruolo che quella nuova e potente tecnologia poteva assumere nella vita familiare. Si temeva che la tv potesse interporsi nei rapporti tra figli e genitori, assumendo di fatto una funzione di socializzazione per intere generazioni e sostituendosi in qualche modo ai genitori.
Il racconto anticipa anche il tema della realtà virtuale. La stanza, la nursery, in cui i bambini possono ricreare con la propria mente qualsiasi scenario è una tecnologia immaginata da altri scrittori qualche decennio più tardi e fatta propria dagli scrittori Cyberpunk solo dall'inizio degli anni Ottanta in poi.
The Veldt resta comunque un racconto agghiacciante, scritto in una prosa asciutta ma efficace, che produce nel lettore una vivida angoscia.


http://www.quadernidaltritempi.eu/rivista/numero8 
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The Weldt di Ray Bradbury, 1950