Vaccata
11 Settembre 2022 - 4.530 visualizzazioni
Lord Chesterfield diceva: "Il sesso: la posizione ridicola, il piacere passeggero, la spesa eccessiva." Io aggiungerei anche che l'umiliazione puo' rovinare l'autostima.
Spero che durante il pranzo visualizzerete la scena, agevolandovi la digestione, spero sia una piacevole lettura 😉
Spero che durante il pranzo visualizzerete la scena, agevolandovi la digestione, spero sia una piacevole lettura 😉
Ma tu devi scrivere più grande, non lo sai che è pieno di boomer, qui? 😁
“La geriatrica copula”.
Preparativi:
I comunemente detti preliminari si esauriscono in una fantasia di scarorsate che inizia dal mettersi in viaggio e termina all’arrivo, luogo dove avviene la congiunzione carnale.
Ignudarsi:
Operazione dall’apparenza semplice; se eseguita in gioventù non ha nessuna insidia particolare, ma quando si è portatori di diversi lustri sul groppone, così come l’infilarsi i pantaloni una gamba alla volta può essere complicato, l’estrazione è altresì temibile, può portare a vertigini e perdite di equilibrio con conseguente rovinosa caduta a terra.
Impugnare l’arnese:
Superato indenne le prime fasi, l’atto osceno inizia ora a complicarsi, occorre arrivare a maneggiare ed attivare la gioiosa attrezzatura: una spessa coltre di materiale adiposo, circumnaviga l’intera regione pelvica, bisogna quindi iniziare una seria attività di scandaglio, frugare e ispezionare. La fase di perlustrazione può durare a lungo.
Persa la pazienza, l’idea migliore è alzare il sottopancia: afferro il blob a due mani; l’operazione è complessa e risolutiva, si mettono le mani a badile, e con qualche piccolo movimento di compensazione, riesco finalmente a controllare la fuoriuscita di materiale.
Inserzione:
Ora occorre arrivare alla gioiosa meta, per goder del giusto. Come riuscire a trafiggere il bersaglio senza l’ausilio delle mani?
Se fosse un problema informatico si chiederebbe ad Aranzulla, ma per queste cose è l’esperienza che conta, inizio a ricordare le sessioni di pesca con zio Gino: lancio la lenza e prima o poi qualcosa abbocca…
Primo lancio fallito, secondo quasi quasi ci arrivo, non per contatto visivo il tutto avviene, ma seguendo la traccia di calore; la vista è impedita: “il lardo il guardo esclude” esattamente come la siepe del Leopardi.
Giunto alla meta:
Urrà, come un esperto hacker che ha appena scoperto la password, esclamo nei miei pensieri “son dentro”.
Posso ora iniziare l’altalenante attività; come una danza, nel mio io più profondo, inizia a suonare la più antica delle canzoni, vecchia quanto l’essere umano: ♪ un-due ♪, ♪ avanti e indietro ♪, ♪ un-due ♪, ♪ avanti e indietro ♪, fino a quando un disco intervertebrale lombare decidere di partecipare ai piaceri carnali; un dolore fitto e lancinante continua ad aumentare ad ogni scoccar della freccia.
E qui ricordo la preghiera dell’ultimo dei Mohicani: “Grande Spirito e Creatore della vita, un guerriero va a te veloce e dritto come una freccia lanciata nel sole…. dà a me una rapida morte, perché loro sono tutti là, meno uno, io… Chingachgook, l'ultimo dei Mohicani.”
Ora il dolore è così forte da propagarsi lungo il nervo sciatico, procurandomi un principio di paralisi, la musica inizia a stonare e il ritmo non è più ben cadenzato.
Improvvisamente, di colpo il dolore scompare, lasciandomi in un paradiso di beatitudine che, disgraziatamente porta all’inevitabile prematura conclusione del rapporto.
Incrocio lo sguardo di lei, scusandomi in qualche modo, ed indispettita mi dice: “allora, ti serve una mano, devo disegnarti una mappa?”. Il mio orgoglio ferito lascia il posto allo sbigottimento: mi accorgo che in quella manciata di secondi che sembravano un’eternità, ho clamorosamente mancato l’obiettivo e imbucato il mio viril membro nella federa del cuscino, li posizionato per agevolare la di lei postura.