Vaccata
15 Maggio 2022 - 5.583 visualizzazioni
È rimasto li, nascosto nel cuore della nostra galassia, dietro immense e gigantesche nubi di polveri e gas, che ne occultavano la visuale.
È rimasto li, nascosto per milioni, miliardi di anni, a una distanza di centinaia di milioni di miliardi di km da noi prima che una bizzarra specie di primati, su un minuscolo granellino di roccia cosmica, potesse disvelarne la sua magnificenza. Fotoni che hanno percorso lo spazio per 26.000 anni prima di terminare la loro corsa su un disco parabolico costruito su un pianeta chiamato Terra.
Per migliaia di anni abbiamo guardato il cielo ignari dei misteri che potesse nascondere. Pensateci: 26.000 anni fa, in piena era glaciale, gli esseri umani che camminavano su questo pianeta in orbita attorno a una piccola stella periferica della Via Lattea erano completamente ignari del fatto che i fotoni, che proprio in quel momento si staccavano dal disco di accrescimento attorno al buco nero galattico, sarebbero stati poi raccolti e studiati dalle strumentazioni di altri esseri umani 26.000 anni dopo.
È difficile rendersi conto di quanto sia straordinario tutto ciò, di quanto lo studio del cosmo rappresenti un incredibile viaggio fatto non solo di gigantesche distanze, ma anche e soprattutto un viaggio nel nostro tempo, nella nostra storia, un viaggio fatto dalla nostra specie. Capite quanta straordinaria bellezza possa risiedere anche in una immagine all'apparenza sfocata? Capite perchè è impossibile non emozionarsi, commuoversi, provare una gioia incontenibile quando alziamo gli occhi al cielo?
Matteo
Credits: ESO
È rimasto li, nascosto per milioni, miliardi di anni, a una distanza di centinaia di milioni di miliardi di km da noi prima che una bizzarra specie di primati, su un minuscolo granellino di roccia cosmica, potesse disvelarne la sua magnificenza. Fotoni che hanno percorso lo spazio per 26.000 anni prima di terminare la loro corsa su un disco parabolico costruito su un pianeta chiamato Terra.
Per migliaia di anni abbiamo guardato il cielo ignari dei misteri che potesse nascondere. Pensateci: 26.000 anni fa, in piena era glaciale, gli esseri umani che camminavano su questo pianeta in orbita attorno a una piccola stella periferica della Via Lattea erano completamente ignari del fatto che i fotoni, che proprio in quel momento si staccavano dal disco di accrescimento attorno al buco nero galattico, sarebbero stati poi raccolti e studiati dalle strumentazioni di altri esseri umani 26.000 anni dopo.
È difficile rendersi conto di quanto sia straordinario tutto ciò, di quanto lo studio del cosmo rappresenti un incredibile viaggio fatto non solo di gigantesche distanze, ma anche e soprattutto un viaggio nel nostro tempo, nella nostra storia, un viaggio fatto dalla nostra specie. Capite quanta straordinaria bellezza possa risiedere anche in una immagine all'apparenza sfocata? Capite perchè è impossibile non emozionarsi, commuoversi, provare una gioia incontenibile quando alziamo gli occhi al cielo?
Matteo
Credits: ESO
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Potiomkin:
2
15 Maggio 2022 alle ore 13:51 · Ti stimo · Rispondi
Ramon: Si,ma anche se la nostra specie non avesse evoluto per adattamento negli attuali cretini che popolano il nostro granello terracqueo,l'universo avrebbe perso pochissimo..
2
15 Maggio 2022 alle ore 13:54 · Ti stimo · Rispondi
mamoski: Un po' come la prossima pianta che produrrà il prossimo legno che servirà per costruire il prossimo letto inserito nel prossimo motel costruito dove giacerà la prossima troja che tromberò prossimamente😁
1
15 Maggio 2022 alle ore 13:56 · Ti stimo · Rispondi
Nogosukinekinoto: Ramon da un certo punto di vista è vero quello che dici. Ma da un altro, se non ci fosse l'Uomo in grado di "concepire" l'Universo, è come se non esistesse. Come Dio.
15 Maggio 2022 alle ore 14:58 · Ti stimo · Rispondi
Ramon: Nogosukinekinoto noi siamo sempre e comunque gli ultimi della classe e non concepiamo un bel niente se non altri somari sapienti con i quali o senza dei quali l'universo rimane tale e quale,nessun dubbio su cio'.
15 Maggio 2022 alle ore 15:08 · Ti stimo · Rispondi
GiuBazz: Buon pomeriggio
15 Maggio 2022 alle ore 16:40 · Ti stimo · Rispondi