Vaccata
Lachiavesegreta
19 Giugno 2021 - 7.119 visualizzazioniLa Fata Morgana è una figura della mitologia celtica, attestata nei primi secoli del Medioevo, ma entrata nella letteratura al principio del sec. XII, con la Vita Merlini di Goffredo di Monmouth.
Il suo nome si diffuse nelle letterature romanze attraverso la poesia narrativa francese (e la forma italiana tradusse per tempo quella dell'antico francese Morgain), connesso alla leggenda arturiana e in genere al ciclo della Tavola Rotonda. La fata Morgana, la maggiore di nove sorelle, secondo Goffredo di Monmouth regna nell'isola della Felicità, dove opera tutte le arti magiche: lì ospita e cura re Artù dopo la sua sconfitta, fino al giorno in cui l'eroe ritornerà a liberare i Bretoni. Attraverso i varî autori, la leggenda e la personalità della fata subiscono diverse deformazioni; dapprima è l'amica di Artù, poi è la sorella; le sue qualità, inizialmente benefiche e disinteressate, diventano qualche volta malefiche e diaboliche. Il suo mito, raccolto in un primo tempo dai romanzieri di materia bretone, passa anche nelle Chansons de geste (Garin de Montglane, Ogier le Danois) e infine nel poema cavalleresco italiano.
Col nome di fata morgana si designa comunemente anche un caso di miraggio osservabile nello Stretto di Messina.
Il suo nome si diffuse nelle letterature romanze attraverso la poesia narrativa francese (e la forma italiana tradusse per tempo quella dell'antico francese Morgain), connesso alla leggenda arturiana e in genere al ciclo della Tavola Rotonda. La fata Morgana, la maggiore di nove sorelle, secondo Goffredo di Monmouth regna nell'isola della Felicità, dove opera tutte le arti magiche: lì ospita e cura re Artù dopo la sua sconfitta, fino al giorno in cui l'eroe ritornerà a liberare i Bretoni. Attraverso i varî autori, la leggenda e la personalità della fata subiscono diverse deformazioni; dapprima è l'amica di Artù, poi è la sorella; le sue qualità, inizialmente benefiche e disinteressate, diventano qualche volta malefiche e diaboliche. Il suo mito, raccolto in un primo tempo dai romanzieri di materia bretone, passa anche nelle Chansons de geste (Garin de Montglane, Ogier le Danois) e infine nel poema cavalleresco italiano.
Col nome di fata morgana si designa comunemente anche un caso di miraggio osservabile nello Stretto di Messina.
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