Satira
17 Dicembre 2023 - 6.402 visualizzazioni Il fatto rilevante, al momento, non è tanto la presenza in casa Sgarbi di un quadro che forse "scotta". Al momento ci sono delle indagini in corso e le spiegazioni potrebbero essere molte.
In fondo, l'ipotesi che uno che di mestiere fa il critico d'arte, e al quale quindi di opere d'arte ne passano davanti tante e magari ci vive anche in mezzo, possa essersi trovato in mano un'opera rubata senza riconoscerla come tale, potrebbe anche corrispondere a verità. Nessuno è infallibile.
Ma una persona seria e onesta, proprio per tutelare la propria immagine umana e professionale, sarebbe la prima a volere che della vicenda si parli per dissipare ogni dubbio, e vorrebbe anzi intervenire in eventuali trasmissioni perché alle diverse voci potesse aggiungersi anche la sua, con l'esibizione dei documenti e di tutto quello che provi il fatto che niente di illecito ha compiuto.
Invece si vuole coprire tutto, come nella migliore tradizione mafiosa. Addirittura si invocano incostituzionali bavagli per la stampa, come se non fosse già abbastanza incapace di fare il proprio mestiere.
Non c'è niente da fare contro il principio di Archimede: viene a galla proprio ciò che ci si aspetta...
