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Paolo Rossi

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Avatar JackSlater
JackSlaterlivello 9
28 Giugno - 3.231 visualizzazioni
Paolo Rossi - Espa a 1982 - 6 goals
Avatar hamilton89
hamilton89: Pablito 👏👏
28 Giugno alle ore 21:26 · Ti stimo  · Rispondi
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Perla di Saggezza
Avatar Bronsequerte
Bronsequertelivello 12
18 Giugno - 7.460 visualizzazioni
“PAOLO E FRANCESCO...”
———————————-
“Francesco... Francesco... suvvia, ‘odesta ‘osa nun cambia nulla fra di noi!
Tu sei sempre e per sempre resterai i' mi grande amico.
O grullo... adesso basta piange'... dai asciuga ‘odeste lacrime... lo sai ‘osa la si fa ora?
Tu stasera vie' a dormi' a ‘asa mia a Prato.
La mi' mamma ha preparato i pici co' i funghi...
e io e te li si mangia tutti e poi, domani col mi babbo, ti si riporta bello e sazio a Narnali”.

Ecco... più o meno furono quelle le parole che si dissero due ragazzini della campagna toscana circa sessant'anni fa.
Entrambi avevano tanti sogni in testa e qualche piccola delusione molto più a portata di mano.
Ma questa cosa, in fondo, accade in ogni angolo del mondo ai bambini che si affacciano per la prima volta sul palcoscenico della vita.

La differenza in quel caso fu che quei due ragazzini avevano qualcosa di speciale dentro.
Erano allegri e vivaci come i toscani furbi di una volta, quelli capaci di mandar via la malinconia con la voglia di vivere tutti i santi giorni che il Padre Eterno donava loro, proprio come se non avessero nessun'altra preoccupazione tranne quella di godere della dolcezza delle colline della loro terra.

E poi non erano così lontane Narnali e Prato.
Solo pochi chilometri, anzi, solo qualche centinaio di cipressi verso la periferia e già si era arrivati a destinazione.

“Ecco” - disse Francesco a Vittorio, il padre del suo amico Paolo - “Quella è la bottega del mi' babbo... il barbiere di Narnali.
Ora la si scende tutti e ve lo fo' conosce'.”

Dio mio quanto tempo si è posato su queste parole!
Due bambini della stessa città, nel 1966, andarono a sostenere un provino calcistico a Coverciano.
Com'era grande e bella Firenze dentro i loro occhi, incuteva paura e rispetto.

“Voi due siete entrambi di Prato?
Bene, allora stasera dormirete insieme nella stessa stanza.
Domani colazione alle otto e poi la si va tutto ‘n campo!”

Il giorno dopo Francesco gioca da centrocampista mentre Paolo lo mettono in attacco.
Non è poi così male Francesco... ma Paolo obiettivamente ha qualcosa in più.
Lo si vede quando tocca il pallone, è come se la sfera di cuoio sia innamorata di lui.
E lei che cerca, che si fa accarezzare dai suoi piedi e che fa quello sempre che vuole lui, specialmente i gol.

Fu così che in silenzio cadono le lacrime sulle guance di Francesco ma lui riesce confonderle con le gocce di sudore.

“Paolo... bisogna dire sempre la verità: io non sarò mai forte come te.
Meglio che cambi i miei sogni...”

E così passano dieci anni.
Paolo, sempre più velocemente diventa “Paolo Rossi”, fa vincere a suon di gol un campionato di Serie B al Lanerossi Vicenza, doveva essere scritto nelle stelle per uno che viene da Prato.
Poi, per un soffio non si ripete anche l'anno dopo in Serie A, sfiora lo scudetto e vola diritto in Argentina dove diventa “Pablito”.

Francesco, invece, inizia a far teatro nella provincia Toscana.
È bravo, ha gli occhi dolci e un accattivante accento aspirato che, dicono, sia un'eredità etrusca della sua gente.

Paolo e Francesco però si rivedono ogni tanto e sempre con grande affetto.
Qualche volta vanno anche a mangiare qualcosa insieme... forse proprio “pici con i funghi”, come quelli che cucinò per loro tanto tempo prima Amelia, la mamma di Paolo.

Ma la vita cambia: lentamente la parabola del successo di Paolo si avviò nella fase calante mentre quella di Francesco decollò, fino a farlo diventare un fenomeno del costume italiano.
Da “Tutta colpa del Paradiso” a “Caruso Pascoski”, dalle braccia generose di Ornella Muti a quelle di Clarissa Burt.

Francesco, però, sempre più viziato dagli effetti della sua popolarità, comincia a confondere la vita reale con i personaggi che interpreta sul set.
I risultati sono devastanti: Nuti diventa alcolista, la sua vena creativa si esaurisce e lui tenta per due volte il suicidio.
Poi, nel 2005, accade un incidente domestico (ma molti non credono a questa storia) e Francesco ha un ictus cerebrale, perde l'uso della parola e non si riprenderà mai più!”

Scende così un velo di silenzio sulle vite di quei due antichi bambini.
Un velo che viene squarciato solo dalla morte di Paolo Rossi il 9 dicembre del 2020.
Ma la vita, come ho già scritto tante altre volte, è un'avventura incredibile, drammatica e meravigliosa.

Qualche mese prima che calciatore si aggravasse il regista Enio Drovandi, lo va a trovare perché vuole realizzare un docufilm su Francesco Nuti.
Paolo Rossi accetta e in cambio non vuole nulla, neanche un centesimo, proprio come fanno tutti gli altri attori.

Il regista ha una grande idea: immagina che Francesco Nuti passi in qualche modo la palla a Paolo e siccome ha visto tutti i suoi film recupera le immagini della sforbiciata che chiude “Tutta colpa del paradiso”, il suo primo film di successo.

E così Francesco colpisce perfettamente la palla, che arriva dai piedi magici di Paolo.
E Paolo, con la stessa maglia numero 20 della Nazionale Campione del mondo 1982, segna il primo gol alla Germania nella magica ed irripetibile notte del Santiago Bernabeu di Madrid.

Pensate: è l'ultimo gol dell' esistenza di Paolo Rossi segnato con la maglia da campione del mondo su assist di un suo vecchio amico d'infanzia che di nome fa Francesco Nuti... e quel passaggio era partito molto tempo prima, nel 1966, superando ogni umana barriera temporale!

Com'è strana la vita, quasi profetica a volte, proprio come le parole di quella canzone che Nuti cantò a Sanremo nel 1987 e che lo accompagnò in chiesa il giorno del suo funerale lo scorso anno.

Un velo di tristezza prende tutti noi che abbiamo amato quei due antichi ragazzi… viene quasi voglia di cantarle quelle parole bellissime:

Sì... ma adesso, per favore,
Paolo e Francesco venite fuori
che io mica vi conosco...
oppure, aspettate, è ancora presto,
di tempo ne abbiamo ancora,
forse tutta l'eternità.

- Mario CANTORESI -
———————————————-
“SARÀ PER TE”
E se il tempo passa... sarà per te.
E se non è mai presto, sarà per te.
Se ho sbagliato e ho riprovato...
sarà per te!

Se quando sono sola
ho paura a star con te.
E se qualcosa resta, sarà per te.
E se un sogno resta, sarà per te.

Se adesso sto cercando
di capirti fino in fondo
e non mi accorgo che rimango
troppo sola in mezzo al mondo.

Ma quando son serena...
io non posso fare a meno di pensare:
“mamma mia, che fortuna che ci sia".

Sarà, sarà, sarà, sarà per te!
Tutto quello che è stato sarà per te.
Ma adesso vieni fuori
che io mica ti conosco
o, forse, lascia stare,
che mi sembra ancora presto.

- F. NUTI -“PAOLO E FRANCESCO...”
———————————-
“Francesco... Francesco... suvvia, ‘odesta ‘osa nun cambia nulla fra di noi!
Tu sei sempre e per sempre resterai i' mi grande amico.
O grullo... adesso basta piange'... dai asciuga ‘odeste lacrime... lo sai ‘osa la si fa ora?
Tu stasera vie' a dormi' a ‘asa mia a Prato.
La mi' mamma ha preparato i pici co' i funghi...
e io e te li si mangia tutti e poi, domani col mi babbo, ti si riporta bello e sazio a Narnali”.

Ecco... più o meno furono quelle le parole che si dissero due ragazzini della campagna toscana circa sessant'anni fa.
Entrambi avevano tanti sogni in testa e qualche piccola delusione molto più a portata di mano.
Ma questa cosa, in fondo, accade in ogni angolo del mondo ai bambini che si affacciano per la prima volta sul palcoscenico della vita.

La differenza in quel caso fu che quei due ragazzini avevano qualcosa di speciale dentro.
Erano allegri e vivaci come i toscani furbi di una volta, quelli capaci di mandar via la malinconia con la voglia di vivere tutti i santi giorni che il Padre Eterno donava loro, proprio come se non avessero nessun'altra preoccupazione tranne quella di godere della dolcezza delle colline della loro terra.

E poi non erano così lontane Narnali e Prato.
Solo pochi chilometri, anzi, solo qualche centinaio di cipressi verso la periferia e già si era arrivati a destinazione.

“Ecco” - disse Francesco a Vittorio, il padre del suo amico Paolo - “Quella è la bottega del mi' babbo... il barbiere di Narnali.
Ora la si scende tutti e ve lo fo' conosce'.”

Dio mio quanto tempo si è posato su queste parole!
Due bambini della stessa città, nel 1966, andarono a sostenere un provino calcistico a Coverciano.
Com'era grande e bella Firenze dentro i loro occhi, incuteva paura e rispetto.

“Voi due siete entrambi di Prato?
Bene, allora stasera dormirete insieme nella stessa stanza.
Domani colazione alle otto e poi la si va tutto ‘n campo!”

Il giorno dopo Francesco gioca da centrocampista mentre Paolo lo mettono in attacco.
Non è poi così male Francesco... ma Paolo obiettivamente ha qualcosa in più.
Lo si vede quando tocca il pallone, è come se la sfera di cuoio sia innamorata di lui.
E lei che cerca, che si fa accarezzare dai suoi piedi e che fa quello sempre che vuole lui, specialmente i gol.

Fu così che in silenzio cadono le lacrime sulle guance di Francesco ma lui riesce confonderle con le gocce di sudore.

“Paolo... bisogna dire sempre la verità: io non sarò mai forte come te.
Meglio che cambi i miei sogni...”

E così passano dieci anni.
Paolo, sempre più velocemente diventa “Paolo Rossi”, fa vincere a suon di gol un campionato di Serie B al Lanerossi Vicenza, doveva essere scritto nelle stelle per uno che viene da Prato.
Poi, per un soffio non si ripete anche l'anno dopo in Serie A, sfiora lo scudetto e vola diritto in Argentina dove diventa “Pablito”.

Francesco, invece, inizia a far teatro nella provincia Toscana.
È bravo, ha gli occhi dolci e un accattivante accento aspirato che, dicono, sia un'eredità etrusca della sua gente.

Paolo e Francesco però si rivedono ogni tanto e sempre con grande affetto.
Qualche volta vanno anche a mangiare qualcosa insieme... forse proprio “pici con i funghi”, come quelli che cucinò per loro tanto tempo prima Amelia, la mamma di Paolo.

Ma la vita cambia: lentamente la parabola del successo di Paolo si avviò nella fase calante mentre quella di Francesco decollò, fino a farlo diventare un fenomeno del costume italiano.
Da “Tutta colpa del Paradiso” a “Caruso Pascoski”, dalle braccia generose di Ornella Muti a quelle di Clarissa Burt.

Francesco, però, sempre più viziato dagli effetti della sua popolarità, comincia a confondere la vita reale con i personaggi che interpreta sul set.
I risultati sono devastanti: Nuti diventa alcolista, la sua vena creativa si esaurisce e lui tenta per due volte il suicidio.
Poi, nel 2005, accade un incidente domestico (ma molti non credono a questa storia) e Francesco ha un ictus cerebrale, perde l'uso della parola e non si riprenderà mai più!”

Scende così un velo di silenzio sulle vite di quei due antichi bambini.
Un velo che viene squarciato solo dalla morte di Paolo Rossi il 9 dicembre del 2020.
Ma la vita, come ho già scritto tante altre volte, è un'avventura incredibile, drammatica e meravigliosa.

Qualche mese prima che calciatore si aggravasse il regista Enio Drovandi, lo va a trovare perché vuole realizzare un docufilm su Francesco Nuti.
Paolo Rossi accetta e in cambio non vuole nulla, neanche un centesimo, proprio come fanno tutti gli altri attori.

Il regista ha una grande idea: immagina che Francesco Nuti passi in qualche modo la palla a Paolo e siccome ha visto tutti i suoi film recupera le immagini della sforbiciata che chiude “Tutta colpa del paradiso”, il suo primo film di successo.

E così Francesco colpisce perfettamente la palla, che arriva dai piedi magici di Paolo.
E Paolo, con la stessa maglia numero 20 della Nazionale Campione del mondo 1982, segna il primo gol alla Germania nella magica ed irripetibile notte del Santiago Bernabeu di Madrid.

Pensate: è l'ultimo gol dell' esistenza di Paolo Rossi segnato con la maglia da campione del mondo su assist di un suo vecchio amico d'infanzia che di nome fa Francesco Nuti... e quel passaggio era partito molto tempo prima, nel 1966, superando ogni umana barriera temporale!

Com'è strana la vita, quasi profetica a volte, proprio come le parole di quella canzone che Nuti cantò a Sanremo nel 1987 e che lo accompagnò in chiesa il giorno del suo funerale lo scorso anno.

Un velo di tristezza prende tutti noi che abbiamo amato quei due antichi ragazzi… viene quasi voglia di cantarle quelle parole bellissime:

Sì... ma adesso, per favore,
Paolo e Francesco venite fuori
che io mica vi conosco...
oppure, aspettate, è ancora presto,
di tempo ne abbiamo ancora,
forse tutta l'eternità.

- Mario CANTORESI -
———————————————-
“SARÀ PER TE”
E se il tempo passa... sarà per te.
E se non è mai presto, sarà per te.
Se ho sbagliato e ho riprovato...
sarà per te!

Se quando sono sola
ho paura a star con te.
E se qualcosa resta, sarà per te.
E se un sogno resta, sarà per te.

Se adesso sto cercando
di capirti fino in fondo
e non mi accorgo che rimango
troppo sola in mezzo al mondo.

Ma quando son serena...
io non posso fare a meno di pensare:
“mamma mia, che fortuna che ci sia".

Sarà, sarà, sarà, sarà per te!
Tutto quello che è stato sarà per te.
Ma adesso vieni fuori
che io mica ti conosco
o, forse, lascia stare,
che mi sembra ancora presto.

- F. NUTI -
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Paolo Rossi e Francesco Nuti
Avatar Syrdal
Syrdal: Buondì
 1
19 Giugno alle ore 05:45 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Bronsequerte
Bronsequerte: Syrdal buongiorno mattiniera😵‍💫
 1
19 Giugno alle ore 07:11 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Celeste
Celeste: Bonjour bro
 1
19 Giugno alle ore 07:21 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Bronsequerte
Bronsequerte: Celeste Ciao cel🤣😍
19 Giugno alle ore 07:31 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar 5calzinipuzzolenti
5calzinipuzzolenti: Buondì Bronsetto
 1
19 Giugno alle ore 07:43 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Bronsequerte
Bronsequerte: 5calzinipuzzolenti ciao stea bea quasi come de mi
 1
19 Giugno alle ore 07:44 · Ti stimo  · Rispondi
Vaccata
Avatar yasuma
yasuma
30 Dicembre 2022 - 6.262 visualizzazioni
Vaccata
 Stime: 11
 Commenti: 1
Avatar anvedicommesto
anvedicommesto: E hanno anche un buon allenatore, Sinisa.
 2
30 Dicembre 2022 alle ore 11:55 · Ti stimo  · Rispondi
Chiacchiera
Avatar zioMax
zioMaxlivello 11
9 Dicembre 2021 - 3.480 visualizzazioni
Ah dimenticavo:
E niente,anche se non parlo mai di calcio,il mio era più bello e vero,quindi restiamo al passo coi tempi,sul pezzo insomma:
"Mi pare doveroso citare l'atto di valore di un calciatore straordinariamente umano.
GRAZIE PABLITO,ci hai fatto sognare."🌷🖤fuoco
E questo è quanto. A frappè "Bamboli"☔🍷🏃‍♂️🤞
Vaccata
Chiacchiera
Avatar Restiamoumani
Restiamoumani
9 Dicembre 2021 - 3.448 visualizzazioni
Quasi tutti ti hanno già dimenticato a un anno della tua scomparsa, troppo umile troppo una vita normale per essere un eroe da film, nonostante hai regalato un sogno a milioni di italiani, ci hai fatto scendere nelle piazze, nel periodo in cui in Italia si sparava per strada e si saltava in aria per le stragi di Stato. Ciao Paolo
Vaccata
Avatar Sparty
Sparty: No..vicenza non lo dimentica ❤
 3
Vaccata
9 Dicembre 2021 alle ore 13:16 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Bullet
Bullet: Non l'ha dimenticato nessuno sono 3 giorni che ne parlano tutte le reti...
 1
9 Dicembre 2021 alle ore 13:17 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Restiamoumani
Restiamoumani: Bullet non si è fatto nulla per lui in questo anno, tranne dedicargli un vicoletto, come minimo gli devono intitolare l Olimpico
 2
9 Dicembre 2021 alle ore 13:23 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Bullet
Bullet: Restiamoumani hai ragione, purtroppo non giocava nel Napoli...😬
 1
9 Dicembre 2021 alle ore 13:25 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Restiamoumani
Restiamoumani: Bullet quella è un altra storia, due campioni completamente diversi, giustissimo aver dedicato lo stadio del Napoli a maradona non vedo perché non lo si possa fare anche con Rossi
 2
9 Dicembre 2021 alle ore 13:27 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Celeste
Celeste: Per sempre Pablito
 1
10 Dicembre 2021 alle ore 18:13 · Ti stimo  · Rispondi
Chiacchiera
Avatar AmicodiLiborioMax
AmicodiLiborioMax
14 Dicembre 2020 - 3.766 visualizzazioni
Ah dimenticavo:
E niente anche se non parlo mai di calcio,il mio era più bello,ma restiamo sul pezzo.Mi pare doveroso citare l'atto di valore di un calciatore straordinario...
R.i.p. PABLITO 🖤🌷ci hai fatto sognare!!.
A frappe' 🍨🍨dirottatori oops digitatori ☀️🌻🏃‍♂️🎈🤞
Vaccata
Avatar Informale
Informale: Buongiorno
 1
14 Dicembre 2020 alle ore 09:04 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar AmicodiLiborioMax
AmicodiLiborioMax: Informale Ehilà pagnottina bonjourrr ⚘⚘⚘☕☕🏃‍♂️🎈🤞
 1
Vaccata
14 Dicembre 2020 alle ore 09:05 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Informale
Vaccata
14 Dicembre 2020 alle ore 09:07 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar AmicodiLiborioMax
AmicodiLiborioMax: Informale 😉
 1
Vaccata
14 Dicembre 2020 alle ore 09:10 · Ti stimo  · Rispondi
Assurdo
Avatar SuOldBoy
SuOldBoylivello 13
13 Dicembre 2020 - 5.824 visualizzazioni
Non ho parole...
Vaccata
 Stime: 12
 Commenti: 9
Avatar Pma
Pma: Nulupu non so chi sia stato (e forse non mi interessa nemmeno). L'unica cosa che so e' che vorrei fargli quello che ho appena scritto... 👍👍👍
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 22:39 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Nulupu
Nulupu: Pma se lo sai dimmelo che vengo a darti una mano
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 22:41 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Pma
Pma: Nulupu magari.... Tanto anche se li prendono (e non e' detto) gli danno 18 mesi con la condizionale e tornano fuori....Dateli a noi per 20 minuti 'sti grandissimi figli di zoccola cosi' gli facciamo passare la voglia.... 👍👍👍
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 22:44 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Nulupu
Nulupu: Comunque appena finiranno chiusure e limitazioni... questo è il futuro che ci aspetta. Pma
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 22:45 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Pma
Pma: Nulupu purtroppo ci sara' una profonda crisi economica, questa e' una certezza. Con tutte le conseguenze del caso😔😔😔😔😔
 1
13 Dicembre 2020 alle ore 22:49 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Nora
Nora: Esistono persone prive di qualunque valore e sentimento ....
 1
15 Dicembre 2020 alle ore 18:33 · Ti stimo  · Rispondi
Chiacchiera
Avatar Assivirgin
Assivirginlivello 12
13 Dicembre 2020 - 3.405 visualizzazioni
Non aveva il fisico per fare l'attaccante ma aveva un sogno forte ha lottato e ci è riuscito ma la cosa speciale che ha realizzato il sogno di una nazione!!
Quante volte molliamo già prima di provarci perché ci dicono che non siamo portati per quella cosa,questo è il più grande esempio se abbiamo un sogno lottiamo e di questo sogno aiutiamo anche le altre persone a realizzarlo
#sogni #realtà #credere
Avatar Maxmari
Maxmari: parole molto belle assi.io non ti dico cosa farei ai ladri che hanno svaligiato la sua casa nel giorno del suo funerale.
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 16:26 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar Assivirgin
Assivirgin: Maxmari ho sentito.
Bastardi.
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 16:26 · Ti stimo  · Rispondi
Avatar GiuBazz
GiuBazz: Lieta serata
 2
13 Dicembre 2020 alle ore 17:54 · Ti stimo  · Rispondi
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