E' già lunedì. Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno. Di Luciano Ragno
I mille volti ignorati.
La denuncia è pesante. Piomba come un macigno sulla Società di oggi. E quella di Francesco in visita a Venezia: “C'è l'aporofobia, la fobia dei poveri”. Ascolto e rifletto: è vero, vedo una Società a misura di chi ha. Una Società dei mille volti dei nuovi poveri: lavoratori precari, disoccupati, anziani, donne sole con minori, immigrati. Sfiduciati e senza prospettive. Ignorati. Aporofobia va ad aggiungersi, dice ancora il Papa, a razzismo, disuguaglianza, squilibrio ecologico. “C'è sempre il rifiuto dell'altro. C'è l'egoismo che ci fa funzionare come isole solitarie invece che come arcipelaghi collaborativi”. Lo sconforto di vivere in una Società a misura dell'IO. Ma Francesco subito ci invita a reagire. Parlando agli artisti della Biennale d'Arte, dice: «Vi imploro, immaginate città che ancora non esistono sulla carta geografica: città in cui nessun essere umano è considerato un estraneo”. Non sono un artista. Francesco parlava anche a me. A tutti gli uomini di buona volontà. Grazie Papa moderno ________________________________ Immagine: sempre più lunghe le file davanti alla Caritas.
Roma, mattino presto. Una lunga fila di gente è in attesa di un pasto. Rimango colpito da tre persone. Mi spiegano che in fondo lì è meglio di tanti altri posti da privilegiati. Avreste dovuto vedere la loro dignità nonostante le evidenti condizioni di disagio. Una lezione di vita che mi ha commosso. Grazie Ignazio, grazie Lollo e grazie Daniela ❤️ [Il grande Flagello]
McPerro: Purtroppo il 90% di questa gente che dobbiamo sfamare, sono italiani, che hanno lavorato moltissimi anni, pagando i suoi contributi ed ora si vedono obbligati a ricorrere alle mense per poter mangiare qualcosa.