Chiacchiera
11 Gennaio - 3.862 visualizzazioni
E' già sabato.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
L 'Angelo invisibile
Viviamo in una Società dove tutti vogliono stare sul palcoscenico. È l'imperativo dell'apparenza. Ma c'è chi sul palcoscenico non vuol salire, eppure meriterebbe il riflettore della ribalta perché è un esempio di mano tesa a chi è in difficoltà. In un mondo dominato dall'egoismo.
Addirittura chiede l'anonimato.
È la storia di un uomo dal cuore grande.
Inizia nel 2012 .Legge sul “Corriere della Sera” che Gaspare, ex barista disoccupato, vive in un'auto. Gli trova casa. Non si ferma. Per anni così. Mette in salvo i conti di Noemi , pensionata ,con un debito in banca. Aiuta un insegnante marocchino che non ha più soldi : ha speso tutto per il trapianto di midollo di un figlio. Allo studente Ahnmed Malis che non può permettersi gli studi paga tutti i corsi e lui si laurea con 110 e lode. All' ex manager finito a chiedere l'elemosina ridà la speranza nel domani. Centinaia le persone aiutate.
Gira per strada e se vede qualcuno in difficolta, l'aiuta immediatamente. Sfoglia il “Corriere della Sera”: se legge la notizia di qualche vita al minimo interviene subito.
Ovviamente chi ha avuto un aiuto gli chiede il nome. Lui non risponde, saluta e se ne va. E c'è chi telefona al “Corriere” per sapere come ringraziare l'ignoto benefattore. Ma nemmeno al giornale lo conoscono.
Allora la gente gli dà il nome : “Angelo invisibile”.
“ L'anomalia non sono io. È chi volta le spalle a chi è stato sconfitto dalla vita. Chi ha di più deve dare qualcosa a chi ha di meno”, dice a chi gli è vicino. E poi : “Ho lavorato nelle grandi banche e so che ci sono centinaia di manager che potrebbero farlo”.
Ieri l'”Angelo invisibile ” è morto, era molto malato. E il “Corriere” rivela il nome: L'Angelo invisibile è Roberto Bagnato. Milanese, classe 1958, 3 figli , studi alla Bocconi, ex funzionario di banca , esperto di finanza . Con una dote eccezionale: l'animo aperto agli altri.
Grazie Roberto Bagnato , l'Angelo della mano tesa.
_________________________________
Ho preso la notizia da due articoli di Giangiacomo Schiavi, pagine di giornalismo, sul “Corriere della Sera”: una è del 29 giugno del 2012, l'altra di ieri. Lo ringrazio. E grazie all'amico milanese Daniele Arduino Galli, sempre molto sensibile davanti alla solidarietà, che mi ha segnalato la notizia.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno
L 'Angelo invisibile
Viviamo in una Società dove tutti vogliono stare sul palcoscenico. È l'imperativo dell'apparenza. Ma c'è chi sul palcoscenico non vuol salire, eppure meriterebbe il riflettore della ribalta perché è un esempio di mano tesa a chi è in difficoltà. In un mondo dominato dall'egoismo.
Addirittura chiede l'anonimato.
È la storia di un uomo dal cuore grande.
Inizia nel 2012 .Legge sul “Corriere della Sera” che Gaspare, ex barista disoccupato, vive in un'auto. Gli trova casa. Non si ferma. Per anni così. Mette in salvo i conti di Noemi , pensionata ,con un debito in banca. Aiuta un insegnante marocchino che non ha più soldi : ha speso tutto per il trapianto di midollo di un figlio. Allo studente Ahnmed Malis che non può permettersi gli studi paga tutti i corsi e lui si laurea con 110 e lode. All' ex manager finito a chiedere l'elemosina ridà la speranza nel domani. Centinaia le persone aiutate.
Gira per strada e se vede qualcuno in difficolta, l'aiuta immediatamente. Sfoglia il “Corriere della Sera”: se legge la notizia di qualche vita al minimo interviene subito.
Ovviamente chi ha avuto un aiuto gli chiede il nome. Lui non risponde, saluta e se ne va. E c'è chi telefona al “Corriere” per sapere come ringraziare l'ignoto benefattore. Ma nemmeno al giornale lo conoscono.
Allora la gente gli dà il nome : “Angelo invisibile”.
“ L'anomalia non sono io. È chi volta le spalle a chi è stato sconfitto dalla vita. Chi ha di più deve dare qualcosa a chi ha di meno”, dice a chi gli è vicino. E poi : “Ho lavorato nelle grandi banche e so che ci sono centinaia di manager che potrebbero farlo”.
Ieri l'”Angelo invisibile ” è morto, era molto malato. E il “Corriere” rivela il nome: L'Angelo invisibile è Roberto Bagnato. Milanese, classe 1958, 3 figli , studi alla Bocconi, ex funzionario di banca , esperto di finanza . Con una dote eccezionale: l'animo aperto agli altri.
Grazie Roberto Bagnato , l'Angelo della mano tesa.
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Ho preso la notizia da due articoli di Giangiacomo Schiavi, pagine di giornalismo, sul “Corriere della Sera”: una è del 29 giugno del 2012, l'altra di ieri. Lo ringrazio. E grazie all'amico milanese Daniele Arduino Galli, sempre molto sensibile davanti alla solidarietà, che mi ha segnalato la notizia.
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Patella: Come MissJanina praticamente. Esistono tanti angeli invisibili che fanno quello che possono: a volte poco a volte tanto e questo restituisce fiducia nel l'umanità
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11 Gennaio alle ore 09:39 · Ti stimo · Rispondi