Vaccata
29 Marzo - 3.300 visualizzazioni
Un serpente velenoso si scontrò con un'accetta e si procurò una lieve ferita.
Accecato dalla rabbia, decise di vendicarsi. Ma... che danno può fare un serpente a un'accetta? Esatto: nessuno.
Il povero serpente, pieno d'odio e di dolore, cominciò a sanguinare dalla bocca. Ma la sua sete di vendetta era più forte. Provò a morderla di nuovo, cercando di iniettarle tutto il suo veleno, ma sentì un dolore lancinante.
Nonostante questo, non si arrese. Si avvolse attorno all'accetta nel tentativo di stritolarla. Più stringeva, però, più si indeboliva e soffriva.
Eppure l'ira gli dava ancora forza. In un ultimo sforzo, la strinse con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Il giorno dopo, il falegname aprì la porta della sua bottega e trovò un serpente senza vita, avvolto attorno alla sua accetta.
Così succede anche nella vita, amici miei: la rabbia e il desiderio di vendetta possono portarci all'autodistruzione.
C'è una frase attribuita a Buddha che dice:
“La rabbia è come un veleno che beviamo noi, sperando che muoia l'altro.”
Un attacco d'ira è come un incendio. E cosa fai quando c'è un incendio? Te ne vai, giusto? Perché è la cosa più intelligente.
Quindi, quando sei arrabbiato e senti che la rabbia ti brucia dentro, esci a camminare. Fai le scale su e giù quattro volte o più, e vedrai che la calma tornerà.
Non è uno scherzo: durante un attacco d'ira, raddoppia la possibilità di avere un infarto. La rabbia è pericolosa: ci sono migliaia di persone in prigione perché, in un attimo di furia, hanno distrutto la vita di qualcun altro. E mentre leggi queste righe, loro stanno pagando quel momento di collera con la loro libertà.
Non essere come il serpente della storia. Non lasciare che la rabbia ti domini. Spegni l'incendio, allontanati dall'odio e cerca la pace della tua anima e del tuo cuore.
Accecato dalla rabbia, decise di vendicarsi. Ma... che danno può fare un serpente a un'accetta? Esatto: nessuno.
Il povero serpente, pieno d'odio e di dolore, cominciò a sanguinare dalla bocca. Ma la sua sete di vendetta era più forte. Provò a morderla di nuovo, cercando di iniettarle tutto il suo veleno, ma sentì un dolore lancinante.
Nonostante questo, non si arrese. Si avvolse attorno all'accetta nel tentativo di stritolarla. Più stringeva, però, più si indeboliva e soffriva.
Eppure l'ira gli dava ancora forza. In un ultimo sforzo, la strinse con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Il giorno dopo, il falegname aprì la porta della sua bottega e trovò un serpente senza vita, avvolto attorno alla sua accetta.
Così succede anche nella vita, amici miei: la rabbia e il desiderio di vendetta possono portarci all'autodistruzione.
C'è una frase attribuita a Buddha che dice:
“La rabbia è come un veleno che beviamo noi, sperando che muoia l'altro.”
Un attacco d'ira è come un incendio. E cosa fai quando c'è un incendio? Te ne vai, giusto? Perché è la cosa più intelligente.
Quindi, quando sei arrabbiato e senti che la rabbia ti brucia dentro, esci a camminare. Fai le scale su e giù quattro volte o più, e vedrai che la calma tornerà.
Non è uno scherzo: durante un attacco d'ira, raddoppia la possibilità di avere un infarto. La rabbia è pericolosa: ci sono migliaia di persone in prigione perché, in un attimo di furia, hanno distrutto la vita di qualcun altro. E mentre leggi queste righe, loro stanno pagando quel momento di collera con la loro libertà.
Non essere come il serpente della storia. Non lasciare che la rabbia ti domini. Spegni l'incendio, allontanati dall'odio e cerca la pace della tua anima e del tuo cuore.
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ma sopratutto un concetto è da rendere mantra, mi riferisco al passaggio che dice che per un attacco d ira rischi di rovinare una vita ed in contemporanea la tua!
non vale la pena essere accecati x quei brevi attimi e rovinarsi, fosse anche un enotme torto subito
per dei momenti di soddisfazione