Chiacchiera
23 Gennaio - 3.327 visualizzazioni
Ecco la lettera: “Vedete questo signore? Negli ultimi giorni non si parla d'altro che di Tony Effe e delle sue canzoni! Io ne ho lette e sentite di tutti i colori, ma c'è una cosa che voglio dirvi! Vedete, il problema non è tanto perché Tony Effe sia stato o non sia stato invitato al concerto del capodanno di Roma, ma il vero problema è un altro. Tanto per darvi un'idea, questo è il testo di una delle sue canzoni più famose: «Lei la comando con un joystick / Non mi piace quando parla troppo / Le tappo la bocca e me la f… Volano schiaffi da ogni parte (&hellip😉 Sono Tony, non ti guardo nemmeno / Mi dici che sono un tipo violento/ Però vieni solo quando ti meno.» Ecco, questo è uno dei cantanti più apprezzati degli ultimi tempi! Tony Effe viene ascoltato ogni mese da ben 4 milioni di persone, su Youtube ne raggiunge anche il doppio. E allora mi dispiace dirlo, ma non è Tony Effe il problema! Perché se questi testi ottengono milioni e milioni di ascolti e di visualizzazioni, qualche domanda bisognerebbe iniziare a farsela!” “Il vero problema di oggi si chiama ANAFFETTIVITÀ. Si chiama cinismo. Si chiama assenza di emozioni. L'incapacità di provare, comprendere, dar voce e riconoscere le proprie emozioni! Addirittura Jovanotti ha paragonato Tony Effe a Mozart. Ecco, è proprio questo il punto: in una società che chiama arte una banana appiccicata con del nastro adesivo al muro, non sono soltanto le idee e le emozioni che mancano, sono proprio i cervelli che hanno raggiunto il capolinea. Nella società del nulla, avanza il nulla… le canzoni sono imbevute di violenza e di frasi volgari per coprire il nulla che sono! Ed io che sono cresciuta ascoltando De André, Guccini, Cocciante, Battisti, mi domando: ma che diavolo è successo alle persone?” “E aggiungo un'ultima cosa. Mentre il nulla avanza, l'incoerenza le fa da padrona. Gli artisti invece fanno a gara per esprimere solidarietà a Tony e si riempiono la bocca di parole come censura, perché nella società del nulla perfino le parole sono svuotate di senso, significato e valore. Che dire, forse Cattelan su una cosa almeno aveva ragione: siamo alla frutta. Letteralmente!
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La sua opinione può essere condivisibile. Non sono dalla parte di Toni F, anzi... Sta di fatto che molti negli anni 80 e 90 e 2000 cantavano canzoni rap in inglese senza sapere il significato. Trattavano di vita quotidiana soprattutto delle gang con relativi giri di droga, spaccio, soldi facili auto lussuose, pupe...
Questo per dire che abbiamo ascoltato anche noi canzoni con testi "pesanti".
Mi sono chiesto chi prima del fatto del concerto annullato dell'ultimo dell'anno conoscesse sto personaggio (non mi sento di chiamarlo ne cantante ne artista).
Mi è capitato settimane prima di portare a casa mia figlia (adolescente) con le sue amiche e salita in macchina mia figlia inserisce con il telefonino la sua playlist (sopporto) e tra le tante canzoni ce n'è una che mi ha fatto rizzare le orecchie con termini volgari e aggettivi sulla "sua donna" a dir poco allucinanti. Ho spento la radio e ho chiesto a mia figlia se ritiene si ritenesse umiliata per quanto detto nel brano. Ha cambiato canzone.
Chiudo dicendo che forse facendo ragionare i ragazzi si ottiene qualcosa.
Ai miei figli dico sempre: siete più intelligenti di me, ma non lo dimostrate.
Buona serata a tutti