Chiacchiera
21 Ottobre - 3.366 visualizzazioni
È da un paio di mesi che sul banco dove espongo il miele appendo questo striscione.
Cosa che deve aver suscitato l'attenzione di qualcuno che non ha gradito, e così, sul posto, sono arrivati i carabinieri. Mi hanno chiesto di rimuoverlo, dicendo che facevo propaganda politica non autorizzata. Io mi sono rifiutato perché penso che la scritta in questione non violi i diritti di nessuno e non istighi a nessun tipo di odio. Al mio rifiuto, i militari hanno chiamato un loro superiore e mi hanno fatto la multa.
Queste le parole del giovane Apicoltore di Como che pochi giorni fa ha ricevuto un multa da 430€ per aver esposto uno striscione con scritto «Stop bombing Gaza, stop genocide», evidentemente interpretato dalle forze dell'ordine come un «messaggio violento, offensivo o discriminatorio», vietato dall'articolo 23 del codice della strada (e non per il reato di "propaganda non autorizzata", come inizialmente riportato dai media, che non avevano potuto visionare il verbale).
Il caso ha suscitato una forte polemica, fino ad arrivare in Parlamento, dove Avs ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti urgenti al governo. Nel frattempo il comando provinciale dei Carabinieri di Monza ha annullato la multa senza addurre spiegazioni particolari.
Al male noi sceglieremo sempre il miele 🙂
Cosa che deve aver suscitato l'attenzione di qualcuno che non ha gradito, e così, sul posto, sono arrivati i carabinieri. Mi hanno chiesto di rimuoverlo, dicendo che facevo propaganda politica non autorizzata. Io mi sono rifiutato perché penso che la scritta in questione non violi i diritti di nessuno e non istighi a nessun tipo di odio. Al mio rifiuto, i militari hanno chiamato un loro superiore e mi hanno fatto la multa.
Queste le parole del giovane Apicoltore di Como che pochi giorni fa ha ricevuto un multa da 430€ per aver esposto uno striscione con scritto «Stop bombing Gaza, stop genocide», evidentemente interpretato dalle forze dell'ordine come un «messaggio violento, offensivo o discriminatorio», vietato dall'articolo 23 del codice della strada (e non per il reato di "propaganda non autorizzata", come inizialmente riportato dai media, che non avevano potuto visionare il verbale).
Il caso ha suscitato una forte polemica, fino ad arrivare in Parlamento, dove Avs ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti urgenti al governo. Nel frattempo il comando provinciale dei Carabinieri di Monza ha annullato la multa senza addurre spiegazioni particolari.
Al male noi sceglieremo sempre il miele 🙂
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Sioux: Se scriveva stop violenza sulle donne. Stop pedofilia. Stop stipendi da capogiro ai parassiti del governo italiano ...e tanto potrei aggiungere di schifezze che ci riguardano . Magari nn sarebbe stato multato ...Nn c'è bisogno di andare a finire in medioriente per scrivere frasi di "protesta"
21 Ottobre alle ore 15:43 · Ti stimo · Rispondi
SempreIo: Non sono stati i carabinieri a multarlo...ma sono stati mandati a farlo...i parassiti hanno filo diretto con i prefetti...
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21 Ottobre alle ore 16:00 · Ti stimo · Rispondi
