Chiacchiera
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4 Ottobre - 3.760 visualizzazioni
E' già venerdì.
Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno.
Di Luciano Ragno

L'eterno deserto delle coscienze.

Una sera d'inverno, in un'Assisi sprofondata nel freddo e avvolta dal vento. Studente di liceo in questa città, sono davanti alla Basilica. Improvvisamente è temporale.
L'immenso prato è deserto.
Vedo un frate che esce dall'antico portone. E' protetto solo dal saio, quella stoffa pesante, il cordone che stringe alla vita. Affronta la pioggia sempre più forte. E a testa alta. Ora è grandine. Un fulmine. Va avanti, non gli mette paura. Non si ferma. Ci vuole coraggio. Scompare.
Mi dico: “Ma è Giovanni di Bernardone, San Francesco”.
Era solo anche lui. Avvolto nella sua fede. Affrontava la Società, la Chiesa, il Mondo sprofondati nel vortice del potere temporale e religioso, dell'egoismo, della disuguaglianza, dei pregiudizi. Non temeva i fulmini.
Lui andava avanti. Nel deserto delle coscienze. Gridando.
La speranza: “Un solo raggio di sole è sufficiente per cancellare milioni di ombre”.
La mano tesa: “E' nel dare che riceviamo”.
La voglia di potere:” La santa umiltà confonde la superbia e tutti gli uomini che sono nel mondo”.
Parole pesanti anche per l'oggi. Nello stesso deserto delle coscienze.
E un gesto: l'abbraccio fra Francesco e il Sultano d'Egitto Al-Kamil. Era il 1219. Oggi inimmaginabile.
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Oggi , 4 ottobre, è San Francesco.. augurissimi alle Francesca e ai Francesco. Fonte dell'immagine: Vatican News.
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Vaccata