E' giร venerdรฌ. Riflessioni di un giornalista che si guarda intorno. Di Luciano Ragno
L'eterno deserto delle coscienze.
Una sera d'inverno, in un'Assisi sprofondata nel freddo e avvolta dal vento. Studente di liceo in questa cittร , sono davanti alla Basilica. Improvvisamente รจ temporale. L'immenso prato รจ deserto. Vedo un frate che esce dall'antico portone. E' protetto solo dal saio, quella stoffa pesante, il cordone che stringe alla vita. Affronta la pioggia sempre piรน forte. E a testa alta. Ora รจ grandine. Un fulmine. Va avanti, non gli mette paura. Non si ferma. Ci vuole coraggio. Scompare. Mi dico: “Ma รจ Giovanni di Bernardone, San Francesco”. Era solo anche lui. Avvolto nella sua fede. Affrontava la Societร , la Chiesa, il Mondo sprofondati nel vortice del potere temporale e religioso, dell'egoismo, della disuguaglianza, dei pregiudizi. Non temeva i fulmini. Lui andava avanti. Nel deserto delle coscienze. Gridando. La speranza: “Un solo raggio di sole รจ sufficiente per cancellare milioni di ombre”. La mano tesa: “E' nel dare che riceviamo”. La voglia di potere:” La santa umiltร confonde la superbia e tutti gli uomini che sono nel mondo”. Parole pesanti anche per l'oggi. Nello stesso deserto delle coscienze. E un gesto: l'abbraccio fra Francesco e il Sultano d'Egitto Al-Kamil. Era il 1219. Oggi inimmaginabile. _________________________ Oggi , 4 ottobre, รจ San Francesco.. augurissimi alle Francesca e ai Francesco. Fonte dell'immagine: Vatican News.