Perla di Saggezza
16 Dicembre - 4.441 visualizzazioni
Oggi tante cose mi hanno riportato alla mente quello che vi scrivo per augurarvi una BellaNotte e un buon inizio settimana. Se la leggete con attenzione vedrete che bellissima ode. Ciao bella gente
"Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
che l'altri giร sanno ch'รจ un trans."
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Probabilmente non ti sei mai innamorato a prima vista....
Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo ove piacque
(con sospir’ mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
herba et fior’ che la gonna
leggiadra ricoverse
co l’angelico seno;
aere sacro, sereno,
ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:
date udïenzia insieme
a le dolenti mie parole extreme.
S’egli รจ pur mio destino,
e ’l cielo in ciรฒ s’adopra,
ch’Amor quest’occhi lagrimando chiuda,
qualche gratia il meschino
corpo fra voi ricopra,
e torni l’alma al proprio albergo ignuda.
La morte fia men cruda
se questa spene porto
a quel dubbioso passo:
chรฉ lo spirito lasso
non poria mai in piรน riposato porto
nรฉ in piรน tranquilla fossa
fuggir la carne travagliata et l’ossa.
Tempo verrร anchor forse
ch’a l’usato soggiorno
torni la fera bella et mansüeta,
et lร ’v’ella mi scorse
nel benedetto giorno,
volga la vista disïosa et lieta,
cercandomi: et, o pieta!,
giร terra in fra le pietre
vedendo, Amor l’inspiri
in guisa che sospiri
sรฌ dolcemente che mercรฉ m’impetre,
et faccia forza al cielo,
asciugandosi gli occhi col bel velo.
Da’ be’ rami scendea
(dolce ne la memoria)
una pioggia di fior’ sovra ’l suo grembo;
et ella si sedea
humile in tanta gloria,
coverta giร de l’amoroso nembo.
Qual fior cadea sul lembo,
qual su le treccie bionde,
ch’oro forbito et perle
eran quel dรฌ a vederle;
qual si posava in terra, et qual su l’onde;
qual con un vago errore
girando parea dir: Qui regna Amore.
Quante volte diss’io
allor pien di spavento:
Costei per fermo nacque in paradiso.
Cosรฌ carco d’oblio
il divin portamento
e ’l volto e le parole e ’l dolce riso
m’aveano, et sรฌ diviso
da l’imagine vera,
ch’i’ dicea sospirando:
Qui come venn’io, o quando?;
credendo esser in ciel, non lร dov’era.
Da indi in qua mi piace
questa herba sรฌ, ch’altrove non รฒ pace.
Se tu avessi ornamenti quant’ร i voglia,
poresti arditamente
uscir del boscho, et gir in fra la gente.